(ASI) Prosegue l’operazione militare speciale in Ucraina. Ventotto droni kamikaze iraniani hanno colpito, per la prima volta dall’inizio dell’intervento di Mosca che ha preso il via lo scorso 24 febbraio, Kiev questa mattina. Lo ha scritto, su Telegram, il sindaco della capitale Vitali Klitschko. La notizia è stata riportata dal giornale britannico “Guardian”.
"Grazie alle nostre forze armate e alla difesa aerea, la maggior parte dei droni è stata abbattuta. A Kiev sono state udite in totale cinque esplosioni. Uno drone è esploso su un condominio nel distretto di Shevchenkiv. I soccorritori stanno continuando a spegnere l'incendio e a smantellare i detriti. Al momento si cerca una donna sotto le macerie", ha spiegato.
L’azione è avvenuta anche in altre due regioni del Paese. "Questa mattina i terroristi russi hanno nuovamente attaccato le nostre infrastrutture energetiche", ha dichiarato il primo ministro Denys Chmygal, citando "cinque attacchi di droni" sulla capitale Kiev e "attacchi missilistici" sulle regioni di Dnipropetrovsk (centro-est) e Sumy (nord-est).
Ha evidenziato così che centinaia di città sono rimaste senza luce a causa delle azioni ostili compiute nelle ultime ore. "Le forze russe hanno continuato a colpire i siti delle infrastrutture militari ed energetiche ucraine, tutti gli obiettivi sono stati raggiunti", hanno sottolineato i vertici delle Forze armate russe, citate dall’agenzia di stampa Tass.
Teheran ha fatto sapere, nel frattempo che non fornisce velivoli senza pilota a Mosca. Tali voci “hanno ambizioni politiche e sono messe in circolazione da fonti occidentali. Non abbiamo fornito armi a nessuna delle parti in conflitto" in Ucraina”, ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri, della Repubblica Islamica, Nasser Kanaani.
Marco Paganeli – Agenzia Stampa Italia