(ASI) "Un patto 17+6 per salvare l’euro. Al Consiglio UE di Bruxelles, i capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’eurozona più altri sei (Polonia, Danimarca, Lituania, Lettonia, Bulgaria e Romania) hanno trovato un accordo per un’unione di bilancio che rafforzi la governance economica dell’Unione Europea contro gli attacchi della speculazione finanziaria".
Così una nota della Farnesina riassume il vertice Ue di ieri che ha portato, con il no della Gran Bretagna, ad un accordo per la riforma salva Euro.
"In particolare- continua- i 23 recepiranno la norma sull’obbligo del pareggio di bilancio nelle rispettive costituzioni, faranno partire - anticipandolo - il fondo permanente salva-stati (Esm) a luglio 2012 con il supporto tecnico della Bce, rifinanzieranno per 200 miliardi di euro l'Fmi, adotteranno sanzioni automatiche e lasceranno fuori i privati dalle ristrutturazioni del debito. Sull’accordo si registra il no della Gran Bretagna, ma in ogni caso il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha parlato di un "buon risultato per l'euro". Il Presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, non ha nascosto che sarebbe stato meglio che l’intesa fosse nata all'insegna della "unanimità", ma il patto rappresenta comunque un "passo importante" per i Paesi che l'hanno sottoscritto e che si "impegnano" a onorare - ha rassicurato - nonostante non vi siano per ora vincoli "giuridici": chi lo "ha adottato ha preso l'impegno ad una modifica dei trattati". A Bruxelles i leader dei 27 hanno inoltre firmato il Trattato di adesione della Croazia, che dal primo luglio 2013 diventerà il 28/esimo paese dell'Unione.