(ASI)"Completato il corso di addestramento presso la Scuola Allievi di Polizia di Alessandria nel 1972, venni aggregato all’Ufficio Politico della Questura di Milano, con compito di tutelare le autorità politiche dell’epoca. Nel maggio del 1973 avvenne la strage davanti alla questura di Milano, e solo per un caso fortuito posso considerami un miracolato.
L'effetto della deflagrazione fu devastante: 4 persone morirono e 52 rimasero ferite. Solo dopo si scoprirà che lo scoppio era stato causato da una bomba a mano. Nel 1974 feci parte della scorta del Ministro Marcora allora Ministro dell’ agricoltura e foreste, successivamente partecipai a corsi interni di Polizia Giudiziaria fino a giungere ad Anagni nel 1980 all’ ISAM (Istituto Sperimentale auto e motori) e poi ad Abasanta in Sardegna nel 1983 assieme all’allora Capitano Maurizio Genolini, Comandante dei NOCS. Il gruppo dei NOCS (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) fu fondato nel 1978 il cui motto è SICUT NOX SILENTES “Silenziosi nella notte”. Col Comandante Genolini, purtroppo defunto nel giugno del 1997 a soli 48 anni, ho compiuto importanti Operazioni di Polizia in tutta Italia in special modo tra Genova e Torino, in quanto in quegli anni imperversavano seminando morte nel nostro paese le Brigate Rosse a cui davamo la caccia. Apprendere oggi che il Parlamento Italiano ha decretato nel cosiddetto "decreto Ucraina” oltre all’invio di aiuti e misure per l’assistenza dei profughi, anche quella di armi letali ed equipaggiamenti, mi fa rabbrividire. L’articolo 11 della nostra Carta Costituzionale recita chiaramente: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo." Disapplicando pertanto i principi costituzionali, questo Parlamento invierà armi all'Ucraina. Equipaggiamenti che potrebbero andare anche a sostegno dei filo-nazisti, del bBattaglione Azov, corpo militare incorporato ormai di fatto dal 2014 nell'esercito ucraino. I legami internazionali di questi gruppi estremisti di destra come gruppo paramilitare con riconoscimento ufficiale da parte dello stato ucraino, sono stati evidenziati in numerosi comunicati stampa anche in Europa e negli Stati Uniti, i cui governi stanno promuovendo una politica estera che utilizza il governo ucraino come punta di diamante di un assalto geopolitico della NATO verso territori confinanti con la Russia, cercando di dipingere la Russia come un potenziale "invasore” dell’Ucraina. Oggi apparteniamo oggi ad uno Stato totalitario sostenuto da “parlamenti illegittimi", che impongono agli Italiani scelte di tipo politico, economico e sociale, nonché militari, non rientranti negli interessi dell’Italia e degli italiani, come l’invio delle armi in Ucraina. Perdendo la titolarità di effettuare scelte di tipo politico, economico e sociale il popolo italiano ha perso la sua sovranità, sovranità che dobbiamo riconquistare! Siamo oggi l’unica Organizzazione Politica che ha inserito l’uscita dall’Europa nel proprio Atto Costitutivo, aderente allo Statuto. In occasione delle Elezioni Politiche del 2018, in cui le nostre liste vennero (volutamente) ricusate in ben 5 Regioni italiane, fummo bollati come gli “anti-europeisti del MIC”: citazione di cui oggi ne siano ancor più fieri. L'Europa ci ha impoverito e portare l’Italia fuori dall’Unione Europea è il nostro principale obiettivo." Lo dichiara in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia con una nota il Vice Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Pietro Boero.
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