(ASI) Alcune attiviste femministe vittime in passato di attacchi con l’acido hanno manifestato a Città del Messico davanti al Palazzo Nazionale per chiedere al governo di porre fine all'impunità di fronte all'ondata di attacchi contro le donne.
La protesta si è svolta per commemorare l’ottavo anniversario dell’attacco con l’acido contro Carmen Sánchez, il cui volto è stato sfigurato dal suo ex compagno; una delle vicende che più ha fattoi discutere nel Paese indiolatino.
“Oggi vogliamo che inizi la lotta per sradicare la violenza con l’acido, per questo dobbiamo chiarmalo per ciò che è: un tentato femminicidio”, ha detto Martha Ávila, una delle organizzatrici della protesta e portavoce della Fondazione Carmen Sánchez MX .
A nome di tutte le vittime Avila ha spiegato: “Non avrei mai pensato che sarebbe successo a me”, un preambolo per chiedere solidarietà alle donne che sono state vittime di questo tipo di aggressioni, aggressioni che, ha chiesto, dovrebbero essere classificate come “tentato femminicidio”. La portavoce della fondazione ha poi accusato le forze di polizia e di sicurezza di non ascoltare le vittime di questi attacchi e delle aggressioni sessiste chiedendo quindi ai funzionari di polizia di creare un protocollo per la cura delle vittime e creare pratiche cliniche per le donne che arrivano in ospedale dopo essere state attaccate con l’acido.
La vicepresidente della Fondazione, Ximena Canseco, ha riferito che almeno 32 donne sono state aggredite con l’acido da quando hanno aperto l’anagrafe delle vittime di violenza.
Lo scorso anno in Messico sono stati registrati oltre mille femminicidi; inoltre, secondo i dati ufficiali nel paese vengono uccise più di 10 donne al giorno.
Anche i casi di violenza familiare sono in aumento con un numero record di denunce per questo crimine di 23.909 nel maggio 2021.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia