Che cosa sta succedendo alla Banca Nazionale Ucraina?

ucraina copy(ASI) Shakespeare direbbe: c'è del marcio in Danimarca? Mentre  i mercati e la diplomazia internazionale sono tutti concentrati a seguire lo sviluppo della scontro fra Nato-Ucraina e Russia. Il giornalista Nicholas Waller * del 'New Europe' di Bruxelles scrive un pezzo per il sito d'informazione britannico http://theera.co.uk ** in cui sposta il focus sulle vicende della Banca Nazionale Ucraina.

Cosa sta succedendo in questo istituto di credito di Kiev? Nicholas Waller lancia pesanti sospetti. Solo ipotesi? Le sue informazioni saranno vere? L'argomento è delicato. Sicuramente farà molto discutere e forse 'tremare' qualche influente politico  Lo sottoponiamo alla vostra attenzione.

Naturalmente ASI precisa: le responsabilità delle dichiarazioni sono di Nicholas Waller, autore dell'articolo. Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Per questo invitiamo i lettori ad approfondire sempre il tema trattato, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.

 

 

 *https://www.neweurope.eu/author/nicholas-waller/?fbclid=IwAR1mrKhbHOnoBRwYhF_yXt7EnnQkwZVRNoB4rQDt10iI4PUOz0fc6OYlgr4

**Pezzo del theera.co.uk http://theera.co.uk/world-news/767-the-first-deputy-head-of-ukraine-s-national-bank-is-using-her-position-to-launder-money

The Era è una pubblicazione online indipendente di notizie e servizi lanciata da un gruppo di giornalisti nel 2013. Copre una vasta gamma di questioni europee, tra cui politica, società e cultura

 

Le mani della criminalità organizzata sulla banca nazionale ucraina?

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Libera traduzione del pezzo di Nicholas Waller, giornalista, del 'New Europe', scritto per la pubblicazione on-line http://theera.co.uk. 

La Banca nazionale ucraina (NBU) è solitamente descritta dai media come un bastione della  stabilità economica e il custode dell'integrità finanziaria del Paese. Molto è stato detto nel dibattito sull'indipendenza della NBU. Oggi, il regolatore finanziario ha poteri e sovranità  enormi nel processo decisionale, ma dove c'è influenza, ci potrebbero essere anche molte zone d’ombra. E dove c'è molta indipendenza, ci potrebbe essere una grande tentazione di usare questi spazi per opportunità per fini egoistici e personali.

Secondo fonti ucraine, le decisioni della NBU e i legami di alcuni suoi funzionari con società e personalità dubbie, suggeriscono generalmente l'esistenza di un  gruppo criminale che ricicla  denari e sottrae fondi, che vengono poi inviati all'estero. Date le dimensioni di questo gruppo della criminalità organizzata e i meccanismi utilizzati, è difficile immaginare che tutto questo  sarebbe possibile senza il coinvolgimento di alti funzionari della NBU. Secondo l’indagine in corso, gli indizi puntano su Kateryna Rozhkova, la prima vicedirettrice della Banca nazionale ucraina, che è stata a capo della divisione di vigilanza della banca per sei anni. Kateryna Rozhkova è stata nominata vice capo della Banca nazionale dal suo ex capo Valeria Gontareva, appositamente per supervisionare il rapporto con Olga Khoroshylova, capo dell'ufficio londinese di Asters Law Limited, e lo dimostrano i dati sui loro voli e valichi di frontiera. Questa collaborazione continua tutt’ora.

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La sorprendente generosità della NBU verso una banca poco nota è un elemento allarmante.

"KIB"è una banca poco nota di medie dimensioni. Si colloca da qualche parte nel mezzo della classifica delle banche ucraine, ma la maggior parte degli ucraini probabilmente non ne ha nemmeno sentito parlare. Nel frattempo, diversi fatti mostrerebbero che "The Rozhkova Organization" utilizzi la Commercial Industrial Bank PJSC (Kominbank o KIB) come centro di conversione per il riciclaggio di denaro. Questo schema genererebbe la maggior parte dei super profitti del gruppo del crimine organizzato.

La Commercial Industrial Bank è di proprietà di un certo Stefan Paul Pinter, diventato unico azionista nel dicembre 2018, possedendo il 100% delle azioni. Il loro valore nominale è stimato in 200 milioni di grivna ucraine (6,22 milioni di euro).
Allo stesso tempo, Cominbank gode del particolare favore del management di NBU. Di conseguenza, subito dopo l'acquisizione di Pinter nel dicembre 2018, Kominbank ha acquistato certificati di deposito della NBU per 232 milioni di grivna (7,61 milioni di euro). Pinter ha   anche ricevuto un prestito di rifinanziamento di 1,4 miliardi di grivna (43,54 mi-lioni di euro) dalla NBU, garantito da alcune attività per un valore di 3 miliardi di grivna (93,32 milioni di euro).

Sono al vaglio degli inquirenti i sospetti di riciclaggio di denaro ed evasione fiscale. Allo stesso tempo, secondo le informazioni del Registro unificato delle indagini preliminari (UDRI), negli ultimi due anni sono state intentate 158 cause penali contro KIB. Nel 2019, la NBU ha multato KIB per riciclaggio di denaro, ma ha inflitto solo una multa simbolica e ridicola di 200.000 grivna (€ 6.221).

Chi è il proprietario della KIB Stefan Pinter?

Per comprendere il rapporto della NBU con Cominbank, è necessario conoscere meglio il suo proprietario, Stefan Pinter. È socio fondatore, CEO e Chief Investment Officer di GML  International Limited, una so-cietà fondata nel 1983 per fornire consulenza societaria, recupero e ristrutturazione del debito, conversioni di debito e internazionalizzazione per investimenti nei mercati emergenti. L'azienda ha successivamente ampliato le proprie attività includendo la creazione e la strutturazione di nuove fonti di finanziamento per banche, società e governi dei mercati emergenti nei mercati internazionali.

Nel 1996, GML ha lanciato il suo primo fondo di investimento, seguito da una serie di fondi per prestiti ai mercati emergenti, situazioni speciali e finanza commerciale. Ha uffici di  rappresentanza a Kiev, Mosca, Genova, Tbilisi, Istanbul, Almaty, Bucarest e Belgrado.  Nel 2007, i rami d’azienda di consulenza e gestione sono state separate nella struttura separata di GML Capital LLP. GML International Limited che agisce come membro e amministratore di GML Capital LLP.

La biografia di Pinter sul sito ufficiale di GML Capital afferma che ha iniziato la sua carriera nella finanza aziendale lavorando presso Kidder,             Peabody & Co. a New York. Se, come indicato, è entrato a far parte della GML nel 1989, si scopre che Pinter ha lavorato alla Kidder a metà            degli anni '80, un periodo tutt'altro che ideale per quest'ultimo.
Nel 1986, la Kidder è stata acquistata dalla General Electric. Nello stesso anno, negli Stati Uniti è scoppiato uno scandalo di alto profilo a causa dei rapporti finanziari fraudolenti di Kidder nel commercio di obbligazioni e nell'insider trading. Il principale imputato nel caso era il direttore esecutivo della società, Martin A. Siegel. Alla fine si è dichiarato colpevole, ma ha concluso un accordo con l'allora pubblico ministero Rudy Giuliani e ha accettato di diventare un informatore del governo entrando nel programma di protezione dei testimoni. Al processo, è apparso con il nome in codice "CS-1".                 
Siegel è stato multato per $ 10 milioni e ha scontato due mesi di prigione, facendo poi perdere le sue tracce. Secondo alcuni rapporti, sarebbe fuggito a Londra. Dopo aver riferito dello scandalo della frode, il New York Times, il 22 febbraio 1987, ha pubblicato l’unica foto di Siegel mai pubblicata.
Le biografie di Siegel e Pinter sono simili non solo perché entrambi hanno lavorato, allo stesso tempo, per Kidder, ma si sono anche sovrapposte cronologicamente quando si sono trasferiti da New York a Londra. Pinter, il proprietario della Commercial Industrial Bank, condivide anche l'allergia di Siegel a farsi fotografare. C'è solo una foto di Pinter che sia mai stata pubblicata. Nel suo caso, una sua singola foto è stata apparentemente scattata e pubblicata all'inizio degli anni 2000. Pertanto, non si può nemmeno escludere che il proprietario nominale della PJSC Commercial Industrial Bank, "Stefan Pinter”, sia in realtà Martin Siegel, lo stesso uomo condannato negli Stati Uniti 35 anni fa per frode finan-ziaria.

Pinter dove ha preso i soldi per comprare KIB?

Poiché la risorsa principale di Pinter è GML Capital, le nostre fonti hanno approfondito i bilanci della società. Si è scoperto che il suo utile netto per il 2019 e il 2020 è equivalente a soli 80  milioni di grivna (2,48 milioni di euro). Ecco perché Pinter non ha potuto investire 432 milioni di grivna (€ 13,44 milioni) - 200 milioni di grivna (€ 6,22 milioni) per il capitale autorizzato e 232 milioni di grivna (€ 7,21 milioni) per l'acquisto di certificati di deposito della Banca nazionale ucraina.

Questa circostanza fa ritenere che l'origine dei fondi investiti non abbia prove documentali e, secondo la classificazione del Financial Action Task Force, possono essere classificate come  operazioni dubbie; in altre parole, il riciclaggio di fondi ottenuti con mezzi illeciti.

L'autorità di regolamentazione bancaria ucraina sta conducendo oggi un'ispezione approfondita delle operazioni finanziarie di KIB. È già chiaro che Pinter è il frontman della banca, che viene usato da criminali e funzionari locali corrotti per nascondere le loro attività irregolari.

Si è scoperto infatti che la banca possiede 1.076 oggetti immobiliari, ma sono tutti impegnati quali garanzie per l’ottenimento di prestiti e non possono essere considerati ai fini del finanziamento statale.

Poiché è responsabilità di Rozhkova verificare questa questioni, una di-rigente considerata esperta in questioni relative alle corretta due diligence quando si tratta di controllare le condizioni finanziarie delle banche, è dubbio che i fatti di cui sopra siano sfuggiti alla sua  attenzione.                            Al contrario, si pensa che la Commercial Industrial Bank è utilizzata specificamente da Rozhkova e dai suoi associati per ottenere il rifi-nanziamento statale. Allo stesso tempo, il denaro ricevuto viene succes-sivamente spostato in giurisdizioni estere (principalmente Regno Unito e Stati Uniti).

Ci sono anche ragioni per ritenere che l'importo di 432 milioni di grivna (13,44 milioni di euro) che è stato investito in KIB - 200 milioni di griv-na (6,22 milioni di euro) per il capitale autorizzato e 232 milioni di grivna (7,21 €) per l'acquisto dei depositi NBU certificati - siano i soldi di Rozhkova e dei suoi soci hanno voluto riciclare attraverso l'acquisto del-la banca. Questo è un chiaro segnale che se fosse confermato, violerebbe l'articolo 209, 212 del codice penale ucraino che trattano proprio della legalizzazione della proprietà ottenuta con mezzi illegali tra i quali l'eva-sione fiscale.

Il principale associato del gruppo di Rozhkova è il co-partner di uno studio legale

Alexey Didkovsky è un avvocato e co-manager partner dello studio le-gale Asters. I media hanno già scritto che questa azienda fornisce servizi legali alla Banca nazionale ed è ampiamente ricompensata per i suoi servizi. Nel 2019, Asters ha ricevuto 583 milioni di grivna (18,13 milioni di euro) dalla Banca nazionale. I media ucraini hanno ipotizzato che nella cifra erano inclusi  egli alti compensi per gli avvocati di Didkovsky, forse tangenti che sono state poi consegnate ai giudici in cambio di decisioni favorevoli. La stampa presumeva anche che l'azienda fosse coinvolta in molti casi dubbi relativi all'appropriazione indebita di fondi di bilancio.  In particolare,   in un caso che coinvolge PrivatBank, la più grande banca commerciale in Ucraina. Didkovsky era stato precedentemente pubblicamente accusato di riciclaggio di ingenti somme di denaro e di avere legami opachi con funzionari della NBU.

I documenti finanziari della società mostrano che per trentanove mesi (da gennaio 2017 a marzo 2021), il libro paga dello studio legale Asters è stato di 808.318.747 grivne (25,14 milioni di euro) o più di 20 milioni di grivne (622.049 euro) al mese. Nel 2021, le vendite di servizi dello studio legale Asters sono state pari a 303.090.615 grivne (9,42 milioni di euro).

Questo sembra uno schema di evasione fiscale attraverso fatture false e che la società operi come un centro di riciclaggio. L'evidenza è ulterior-mente rafforzata dal fatto che l'importo delle transazioni dubbie, che la società ha sottratto alla tassazione negli ultimi 40 mesi, ammonta ora a 386 milioni di grivna (12 milioni di euro).

Asters, in particolare, ha speso 372 milioni di grivna (11,56 milioni di euro) in documenti finanziari come fatture fiscali di fornitori (principal-mente società di catering, commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, edilizia, commercio all'ingrosso di attrezzature per ufficio, ecc.).

La maggior parte delle transazioni di pagamento vengono effettuate tra-mite conti hryvnia in Alfa-Bank e ProcreditBank in Ucraina. È possibile confermare l'uso dei conti JSC di Asters attraverso un'indagine ufficiale da parte delle autorità statali ucraine, possibilmente con il coinvolgimento di esperti internazionali nel campo del riciclaggio di denaro.

Ciò che va notato, tuttavia, è che un noto editorialista / blogger ed ex uf-ficiale dell'intelligence sovietica, Yuri Shvets, ha apertamente accusato Asters di aver avuto legami con la Russia.
Asters è anche registrata nel Regno Unito come Asters Law Limited. Una parte correlata di  Asters Law Limited - Matthew Spencer - il proprietario di Epam International Limited a Londra - ha acquisito azioni della società americana Global Partners LP, che ha poi acquistato le obbligazioni di debito di Ukrzaliznytsia - la compagnia ferroviaria statale ucraina. Oksana Ilchenko, dipendente di lunga data di Didkovsky, possiede il 20% delle sue azioni. Il restante 80% è di proprietà della britannica Epam.

Epam LLC, USREOU 37729756, è anche registrata in Ucraina e risulta che le azioni di Global Partners LP e le obbligazioni di debito di Ukrza-liznytsia, siano azioniacquisite indirettamente da Rozhkova e Didkovsky tramite prestanomi.

Il movimento di denaro attraverso società associate al gruppo organizzato Rozhkova ci consente di concludere che il denaro rubato in Ucraina è stato parzialmente collocato negli Stati Uniti come parte del programma attraverso Asters ed Epam International Limited, ovvero Matthew Spencer - per un importo totale di 314 milioni di dollari. Altri 15 milioni di dollari sono stati  collocati nel Growth Credit Fund Inc. attraverso lo schema della GML Capitalo per essere  più precisi: da Stefan Pinter e Simon Milledge.

Dove esattamente il primo vice capo della NBU avrebbe ottenuto somme così ingenti sarà ipotizzato in prossimi articoli.

 

 

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