(ASI) Si aprono oggi in Cile i lavori dell’Assemblea Costituente chiamata a redigere la nuova Carta Costituzionale che andrà a sostituire quella voluta dal dittatore atlantico Augusto Pinochet.
Sono 155 i deputati eletti a maggio chiamati a questo compito.
Tutti sono concordi nell’affermare che il nuovo testo sarà profondamente diverso da quello attualmente in vigore anche perché la maggior parte dei deputati sono di estrazione progressista e 17 di questi sono rappresentanti delle popolazioni indigene, in particolare mapuche e aymara.
I lavori della Costituente dureranno un anno ed uno dei primi atti cui saranno chiamati i deputati è l’elezione della Giunta direttiva; prevista però una proroga di tre mesi.
Tutti gli articoli dovranno essere approvati dalla maggioranza dei due terzi dell’Assemblea, inoltre una volta terminata la stesura della Carta questa sarà sottoposta a referendum.
Il processo di riforma del paese indiolatino è di fatto stato avviato in seguito alle proteste socio-economiche del biennio 2019-2020.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia