(ASI) La notizia rischia di intensificare la tensione tra i governi di Washington e Mosca che sono già, come si suol dire, ai “ferri corti” tra loro. Circa 200 aziende americane hanno denunciato di essere state colpite, nelle ultime ore, da un "colossale" attacco informatico con relativa richiesta di riscatto. Lo ha comunicato oggi l’ impresa di cybersicurezza Huntress Labs, citata dalla Bbc.
La rete televisiva del Regno Unito di Gran Bretagna ha evidenziato che cui gli hacker hanno preso di mira Kaseya, una societa' di Information Technology con sede in Florida, prima di diffondersi attraverso le reti aziendali che utilizzano il suo software. La diretta interessata ha dichiarato sul proprio sito che sta indagando su un "potenziale attacco". Secondo Huntress Labs dietro l'attacco c'e' la banda di ransomware REvil, collegata alla Russia. La US Cybersecurity and Infrastructure Agency, un'agenzia federale, ha dichiarato che sta prendendo provvedimenti per fronteggiare l'azione offensiva e rispondere ad essa.
Non è la prima volta che si verificano eventi simili e rappresentano uno dei tantissimi tasti dolenti nelle relazioni tra il Cremlino e la Casa Bianca. Il capo di quest’ ultima, Joe Biden, ha minacciato nelle ultime settimane una durissima risposta, verso Vladimir Putin, nel caso in cui fossero avvenute ulteriori interferenze tramite web. Anche la Nato sarebbe pronta, secondo quanto si è appreso al termine di numerosi vertici a Bruxelles, a sostenere gli alleati colpiti mediante la clausola della difesa collettiva. Essa è prevista dall’ articolo 5, del Trattato del Patto Atlantico, entrato in vigore il 4 aprile 1949.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia