(ASI) La situazione in Ucraina potrebbe infiammarsi nuovamente. La richiesta di aiuto è giunta oggi da Mosca. Ci aspettiamo che Francia e Germania, che compongono il Quartetto di Normandia istituito per tentare di mettere fine alla guerra nel Donbass, "prestino attenzione alla crescita della tensione sulla linea di contatto e utilizzino la loro influenza per non far superare, a questa escalation, una linea pericolosa".
Lo ha detto, questa mattina agli organi di informazione, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall’ agenzia di stampa Interfax. La situazione in loco – ha aggiunto lo stretto collaboratore e addetto stampa di Vladimir Putin – si sta aggravando a causa degli attacchi sempre più frequenti. Registriamo inoltre l’ ingresso delle truppe di Kiev, equipaggiate dall’ Occidente, “in zone dove non dovrebbero essere dopo il completamento del disimpegno". La Russia è accusata, dal 2014 quando ha annesso al proprio territorio la regione della Crimea, di aiutare i militari separatisti, con uomini e mezzi, situati nella parte sudorientale del paese. Il presidente americano, il neo eletto Joe Biden, ha promesso recentemente di intensificare gli sforzi degli Usa per aiutare quanti sono impegnati a respingere “l’ aggressione russa” nell’ area. Tutto ciò rischia di essere l’ ennesimo focolaio di tensione, tra lo Zar e l’ Occidente, che si somma a molta altri. La zona dell’ Artico sta diventando infatti oggetto di contesa, per la presenza di interessi divergenti tra loro, da parte delle due superpotenze. Un velivolo del Pentagono è stato intercettato, dalla controparte, mentre si stava avvicinando ai propri confini. La Guerra Fredda 2.0 sta avendo riflessi, purtroppo, pure in altri scenari di crisi a partire dalla crisi iraniana e il moltiplicarsi di atti attribuiti al terrorismo nella regione mediorientale che sarebbero sollecitati, secondo alcuni, da Teheran.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia