(ASI) L’Alto rappresentante dell’ Unione europea sarà, nelle prossime ore dopo quasi 4 anni, a Mosca. L’ultima missione di un esponente comunitario, di così alto rango, era avvenuta infatti nel 2017. Josep Borrell ha redatto un articolo, pubblicato oggi sul quotidiano La Stampa, descrivendo alcune preoccupazioni che presenterà durante il non facile dialogo con la controparte.
Sono numerose pertanto le divergenze nei confronti di quest’ultima. Ha riferito che l'obiettivo principale della visita, che effettuerà a breve nella capitale, sarà quello di “discutere le questioni che ci preoccupano in relazione al posto e al ruolo della Russia all'interno dell'Europa e in generale al suo impegno sullo scenario internazionale". Ha ammesso che i rapporti, della diretta interessata con Bruxelles, si sono deteriorati soprattutto dopo l'annessione illegale, della Crimea e di Sebastopoli, da parte del Cremlino nel 2014. “Siamo in forte disaccordo per quanto riguarda i conflitti nelle nostre immediate vicinanze, dall'Ucraina alla Bielorussia, dalla Libia alla Siria, come anche sui diritti umani e sulle libertà fondamentali".
Il riferimento palese è al caso dell’attivista Aleksej Navalnyj, che è stato avvelenato nella nazione dello Zar, curato in Germania, ma anche processato e arrestato poco dopo il suo rientro in patria. Il vecchio continente continua a domandare la liberazione dell’oppositore e dei suoi sostenitori fermati, negli scontri con la polizia locale, per aver presenziato alle manifestazioni non autorizzate dalle autorità competenti. Tutto ciò stride con gli impegni di Vladimir Putin “in qualità di membro del Consiglio d'Europa e dell'Osce. Vorrei sottolineare che la cooperazione, la pace e la sicurezza sono imperniate su queste istituzioni”. Il diplomatico ha ricordato che l’insieme dei 27 Stati membri sono “ ancora il primo partner commerciale della Russia e la sua principale fonte di investimenti diretti”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia