(ASI) Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha dichiarato nelle ultime ore che il governo degli Stati Uniti ha subito un gravissimo attacco informatico dalla Russia.
Aggiornamenti in tempo reale a cura di Marco Paganelli.
Ore 18:54 Trump: “Cina forse responsabile attacco informatico contro Usa”
Donald Trump smentisce, oggi su Twitter, il suo ministro degli Esteri Mike Pompeo, accusando la Cina e rompendo così il silenzio, per la prima volta, in merito all’ attacco informatico sferrato contro gli Stati Uniti. L’offensiva cyber attribuita al Cremlino, nei confronti delle principali agenzie governative Usa, è "molto maggiore" nei "Fake News Media" che nella realtà. “Russia, Russia, Russia è il canto prioritario quando succede qualcosa – cinguetta il presidente uscente sul noto social newtwork - perché Lamestream è, per ragioni principalmente finanziarie, pietrificato dal discutere la possibilità che possa essere la Cina (potrebbe!)", conclude il tycoon.
Ore 18:51 ++++ ATTACCO CYBER CONTRO USA, TRUMP: “CINA FORSE RESPONSABILE” ++++ (FLASH ASI)
Ore 18:25 Unione europea: “Monitoriamo, ma nessuna minaccia informatica contro di noi”
“Siamo a conoscenza della minaccia informatica”, che ha coinvolto gli Stati Uniti, ma “non abbiamo rilevato alcun impatto sui nostri sistemi". Lo dichiara un funzionario dell’ Unione europea, all’ agenzia di stampa France Presse, specificando comunque che Bruxelles sta “analizzando la situazione”.
Ore 16:44 Nato: “Alleanza non colpita da attacco informatico”
“Nessuna rete della Nato è stata colpita da attacchi cyber. I nostri esperti continuano a valutare la situazione al fine di identificare eventuali rischi”. Lo ha dichiarato un funzionario, del Patto Atlantico, all’ agenzia di stampa France Presse. La fonte anonima ha precisato inoltre che l’Alleanza dispone di “squadre informatiche, di reazione rapida, in grado di assistere gli Stati membri 24 ore al giorno”. Il presidente della Microsoft, Brad Smith, aveva annunciato giovedì che l’offensiva web aveva interessato non solo la nazione d’Oltreoceano, ma anche il Belgio, la Gran Bretagna, il Canada, il Messico, la Spagna, gli Emirati Arabi Uniti e Israele.
Ore 15:19 Senatore Graham: “Prezzo paralizzante verso i responsabili attacco informatico”
Il parlamento americano sembra essere sempre più unito nel chiedere, al governo guidato da Donald Trump, una dura rappresaglia contro la Russia. “Il modo migliore per scoraggiare gli attacchi informatici, contro gli interessi degli Stati Uniti, consiste nel fare pagare ai responsabili un prezzo paralizzante”, per costringere loro a cessare tali azioni inaccettabili. Lo scrive, su Twitter, il senatore repubblicano Lindsey Graham . “La deterrenza – aggiunge l’esponente del partito dell’attuale presidente uscente - deve includere l’offesa e non solo la difesa”. Anche numerosi membri democratici, del Congresso di Washington, stanno premendo, sulla Casa Bianca, affinchè punisca severamente Mosca per quanto attuato contro gli Usa. Molti esponenti, della realtà politica di Joe Biden che sarà in carica come numero uno della nazione d’Oltreoceano dal 20 gennaio, hanno definito l’offensiva cyber come ostile, al punto da paragonarla a una “dichiarazione di guerra virtuale, da prendere sul serio", del Cremlino “contro gli Stati Uniti”.
Ore 12:00 Cnn: “Possibile chiusura consolati Usa in Russia"
Gli Stati Uniti intendono chiudere gli ultimi due consolati americani, rimasti aperti in Russia, cioè quello di Vladivostok e di Yekaterinburg. Washington vuole lasciare attiva, come rappresentanza diplomatica, solo la propria ambasciata a Mosca. Lo ha riportato la Cnn. L’emittente televisiva ha riferito, citando la copia ottenuta della notifica del 10 dicembre redatta dal dipartimento di Stato, l'intenzione del governo di Donald Trump di "compiere tali passi in risposta alle continue sfide che affronta lo staff della missione” d’Oltreoceano nel paese di Vladimir Putin. Vi sono, tra esse, “il limite di personale imposto” da quest’ultimo nel 2017 e "il conseguente impasse sui visti diplomatici".
Ore 11:58 Rubio: “Usa ancora sotto attacco informatico”
"L'attacco è senza precedenti ed è ancora in corso". Lo ha dichiarato il presidente repubblicano, della Commissione del Senato di Washington sull'intelligence, Marco Rubio in riferimento all’ offensiva informatica, in corso negli Stati Uniti, la cui paternità è stata attribuita alla Russia. L’esponente politico ha sottolineato la presenza di “una grande minaccia per lo Stato federale, le infrastrutture cruciali e il settore privato”.
Ore 11:54 Pompeo: “Russia ha attaccato gli Usa a livello informatico”
“E’ abbastanza chiaro. C’è la Russia dietro l’attacco informatico che ha colpito il governo americano e il settore privato degli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato, nelle ultime ore partecipando alla trasmissione radiofonica The Mark Levin Show, il ministro degli Esteri di Donald Trump. Mike Pompeo ha definito l’offensiva “una massiccia impresa di spionaggio” e dunque una operazione di grande portata. E’ la prima accusa formale, da parte di un componente dell’amministrazione Usa guidata dal tycoon, nei confronti di Mosca. Il Cremlino si era detto estraneo, nei giorni scorsi, all’accaduto, respingendo così l’ipotesi, riguardante il coinvolgimento dei propri servizi segreti, lanciata informalmente dagli 007 e da alcuni parlamentari d’Oltreoceano.