(ASI) Puerto Rico nel caos dopo la decisione di Ricardo Rossello, governatore del paese centroamericano, di non dimettersi dal proprio incarico nonostante il suo presunto coinvolgimento in una chiacchierata con alcuni suoi collaboratori nel corso della quale deride numerosi giornalisti, artisti e politici dell’opposizione.
Ieri le forze di sicurezza hanno utilizzato spray urticanti ai danni di numerosi manifestanti che si erano riversati nella città di Guyanabo, nei pressi della capitale San Juan, in occasione della conferenza tenuta da Rossello e da altri esponenti del suo partito il Pnp (Nuovo partito progressista), e da un caso di corruzione che vede coinvolti alcuni ex ministri.
La conferenza era stata indetta in seguito all’annuncio del governatore di non di dimettersi, pur assicurando di non voler correre per un nuovo mandato, e non indire nuove elezioni nonostante la crisi istituzionale e lo scandalo che lo vede protagonista.
Le manifestazioni sono organizzate dall’opposizione del Jornada che ha dato a Rossello l’ultimatum di dimettersi o andare incontro al processo a suo carico.
Per oggi, lunedì 22 luglio, previsto uno sciopero generale e nuove proteste in piazza.
Cerando di difendersi dalle accuse mosse dalle opposizioni Rossello ha detto: “Mi rendo conto che le scuse non sono abbastanza, solo il mio lavoro contribuirà a ripristinare la fiducia della popolazione”
La conferenza stampa di Rossello è giunta dopo che il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Porto Rico (Caapr), Edgardo Manuel Hernandez aveva annunciato che la Camera dei Rappresentanti ha avviato un procedimento di impeachment per mettere sotto accusa il governatore.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia