(ASI) Negli ultimi anni, anche per via della crescita della produzione cinese, è aumentato in Medio Oriente l’uso di droni. Lo riferisce il rapporto Rusi, Royal United Service Institute secondo cui i paesi che hanno acquistato più droni armati sono Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Emirato arabi uniti mentre paese come Israele, Iran e Turchia hanno aumentato la produzione locale.
La Cina è riuscita ad inserirsi in questo mercato offrendo prezzi più bassi rispetto agli Usa.
In base al rapporto Rusi, intitolato Droni armati in Medio Oriente, è stato evidenziato come quelli di produzione cinese permettono ad alcuni paesi posti sotto embargo da parte degli Usa di dotarsi ugualmente di questi velivoli e per giunta ad un prezzo più basso.
Turchia ed Emirati hanno utilizzato i droni per condurre operazioni dove la situazione avrebbe potuto essere rischiosa per piloti in carne e ossa; mentre l’Iran ha sviluppato l’utilizzo di droni per poter aggirare le sanzioni Usa e ammodernare le dotazioni delle proprie forze armate.
Da aprile il presidente statunitense Donald Trump ha rivisto le politiche restrittive in merito al commercio di droni con i paesi mediorientali e secondo i curatori del rapporto ciò potrebbe incidere sul mercato regionale.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia