(ASI) Il governo argentino ritiene raggunta l'intesa con il Fondo monetario internazionale (Fmi) per il nuovo prestito da 30 miliardi di dollari; cifra ritenuta necessaria per consolidare il nuovo corso economico, di stampo ultraliberista, intrapreso dal presidente Mauricio Macrì.
Dall'Fmi per in momento non confermano quanto anticipato dai rappresentanti di Buenos aires che stanno discutendo a Washington; secondo la stampa locale il governo argentino potrebbe comunicare i dettagli dell'accordo già questa settimana con una conferenza stampa congiunta del ministro dell'Economia, Nicolas Dujovne, e del presidente della Banca centrale argentina (Bcra), Federico Sturzenegger.
Probabile che l'accordo venga annunciato venerdì prossimo quando Macrì si recherà in Canada per il G20.
Alcuni dettagli sul negoziato sono trapelati nel corso di un incontro tenutosi questa settimana tra il ministro delle Finanze, Luis Caputo, ed i rappresentanti dei principali istituti bancari argentini e stranieri che operano sul mercato locale. Caputo avrebbe anticipato ad Alejandro Ledesma (Icbc), Facundo Gomez Minujin (JP Morgan), Gabriel Martino (Hsbc), Javier González Fraga (Banco Nacion) e Juan Curutchet (Banco Provincia) che l'accordo supera l'ammontare dei 30 miliardi di dollari e che verrà integrato da contributi della Banca mondiale (Bm) e della Banca interamericana per lo sviluppo (Bid) per altri 10 miliardi.
Da quanto si apprende le richiesta dell'Fmi punterebbero a nuovi tagli per l'1,7% del Pil.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia