(ASI) Speranze e preoccupazioni si addensano all’orizzonte. L’avvicinarsi delle Olimpiadi di PyeongChang, in Corea del Sud, porta con sé degli interrogativi forti sul futuro dei rapporti tra Washington e Pyongyang.
La decisione del regime nordcoreano di consentire ai propri atleti di partecipare ai Giochi potrebbe essere un segnale della tanto attesa de – escalation, invocata da mesi dall’intera comunità internazionale, ma la tensione sembra diminuire con fatica. L’agenzia di stampa Yonhap ha riferito che l’allarme è giunto dal ministro dell’Unificazione di Seoul, Cho Myoung-gyon. Quest’ultimo ha dichiarato oggi infatti, partecipando a un forum nella capitale, che “c’è l’alta probabilità che il Nord tenga una parata intimidatoria mobilitando un numero considerevole di militari e quasi tutti i suoi armamenti”. La decisione del leader Kim Jong Un di celebrare le proprie Forze armate il prossimo 8 febbraio, a pochi giorni di distanza dall’inizio della manifestazione sportiva, potrebbe non agevolare l’avvio di un dialogo utile per superare le divergenze esistenti con Donald Trump. Il mondo auspica che non ci siano ulteriori provocazioni che portino il continente asiatico e l’umanità sull’orlo dell’abisso, a causa del pericolo di una guerra nucleare che potrebbe tornare a essere attuale, dal prossimo 18 marzo, quando si spegneranno i riflettori sulle Paraolimpiadi.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia