(ASI) Continuano gli scontri di piazza a Caracas tra militanti dell’opposizione e forze di sicurezza, a nulla è valsa la decisione del presidente Nicolas Maduro di convocare una nuova Costituzione che renda definitive le conquiste sociali ottenute con le “missioni bolivariane”. Una decisione presa in modo da non permettere future privatizzazione della sanità, dell’istruzione e dei trasporti ovvero gli obiettivi cui puntano tutti i sostenitori dei governi liberisti. Parlando al popolo venezuelano in piazza per festeggiare il I maggio il presidente ha avviato il processo per scrivere una nuova Costituzione, “stavolta del popolo, e non dei partiti politici”, suscitando la reazione dell’opposizione che ha parlato “di colpo di Stato”.
Nelle intenzioni di Maduro sarà convocata “un'Assemblea Nazionale Costituente chavista, per arrivare alla pace di cui il Paese ha bisogno, per sventare il colpo di Stato affinché sia il popolo con la sua sovranità a imporre la pace, l'armonia e il dialogo nazionale autentico”.
Per quanto riguarda la composizione dell’assemblea dovrebbero esserci circa 500 membri, parte dei quali scelti dai diversi settori della società civile inoltre potrebbe essere assegnati rango costituzionale al Poder Comunal, ovvero le organizzazioni affini al Partido Socialista Unido.
La Costituzione attualmente in vigore è stata varata nel 1999 dopo che l’allora presidente Hugo Chavez aveva convocato un assemblea elettiva composta da 131 membri scelti attraverso le elezioni e dopo che il popolo tramite referendum l’aveva approvata.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia