(ASI) Il parlamento vietnamita di Hanoi ha deciso oggi, martedì 22 novembre, di accantonare il progetto per la costruzione delle prime due centrali nucleari nel paese. La decisione è stata presa dal governo che ha trovato l’accordo con il parlamento per la ratifica ufficiale. L’esecutivo ha deciso di sospendere il progetto perché allo stato attuale importare energia dai paesi produttori risulta più economico rispetto alla realizzazione delle due centrali ed ha preferito spostare gli investimenti verso infrastrutture più urgenti. Rispetto alle stime iniziale la spesa era già lievitata a 18 miliardi di dollari
Il progetto per la costruzione delle centrali è stato approvato dall’Assemblea nazionale nel 2009 e prevedeva la realizzazione di due centrali nucleari con una capacità combinata di 4.000 megawatt; mentre contratti di costruzione erano stati assegnati ad aziende provenienti da Russia e Giappone. Inizialmente la costruzione era stata prevista per il 2014 ma era già stata rinviata più volte, tanto che sarebbe dovuta iniziare nel 2020.
nell’ottobre 2013 Usa e Vietnam hanno firmato un accordo proprio nel settore dell’energia nucleare. L’accordo venne sottoscritto dal segretario di stato americano John Kerry e dal ministro degli esteri vietnamita Pham Binh Minh a Bandar Seri Begawan, nel Brunei, a margine dell'ottavo vertice dell'Asean (l'associazione dei Paesi del sud-est asiatico).
Tale accordo prevede tra l’altro la possibilità dell'esportazione di tecnologie nucleari statunitensi in Vietnam.
Inizialmente il governo di Hanoi aveva stilato un programma per la costruzione di 8 centrali entro il 2027, e per le prime due, come già accennato, erano stati presi accordi con Russia e Giappone; per le rimanenti sei il governo vietnamita aveva deciso di puntare su Francia, Cina, Canada Corea del Sud e appunto Usa.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia