L'Italia vuole la leadership diplomatica sulla Libia

libia crisiRenzi punta a un ruolo chiave per evitare un intervento militare

(ASI) - La Libia è uno dei Paesi più nevralgici all'interno dello scacchiere arabo contemporaneo e allo stesso tempo uno dei più prossimi non solo all'Europa, ma all'Italia stessa.


Il governo italiano lo sa e ha ingaggiato la sfida internazionale di proporre all'ONU una via diplomatica per risolvere la crisi dello Stato dell'ex Raìs Muhammar Gheddafi.

Quindi idee per sbloccare lo stallo basate su un intervento di negoziazione che permetterebbe di formare sul territorio libico un governo di unità nazionale. Impresa non facile, dal momento che il Paese è letteralmente spaccato in due fazioni ostili fra loro, il governo filo-islamico di Tripoli e quello riconosciuto dalle Nazioni Unite che vede la città di Tobruk come protagonista, ma anche figure scomode al dialogo diplomatico come il leader militare Khalifa Haftar.
L'acerrimo nemico delle milizie islamiche è infatti malvisto da molte tribù libiche, fazioni che oggi regnano su fasce territoriali importanti mettendosi in continuo conflitto fra loro. Se una volta Gheddafi aveva raccolto queste, limitandone i poteri regionali sotto un'unica egida politica, ora Haftar viene considerato scomodo da tutti i capi militari delle tribù, al pari di un nemico interno.
Purtroppo il governo di Tobruk, come conditio sine qua non nei negoziati, vorrebbe proprio l'odiato generale come nuovo ministro della Difesa nazionale, ruolo considerato inaccettabile da Tripoli.

Per Roma si pone come handicap anche la posizione degli alleati europei, sebbene sia i vertici dell'ONU che gli Stati Uniti, attraverso il ministro della difesa Ash Carter, siano favorevoli alla leadership diplomatica italiana, ora al vaglio dei 15 Paesi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Azione scomoda degli alleati perché prevale come al solito una visione militare del caso, un approccio storicamente più efficace nel breve termine ma, come storia dimostra, non nel lungo, basti ricordare l'intervento anglo-francese di quattro anni fa, ben al di là della No Fly Zone unanimemente pattuita.

Nel complesso scacchiere territoriale libico si mescola quello europeo costituito dalle crisi legate all'ingente flusso migratorio. Per l'Italia principale problema in merito è proprio lo stallo tra Cirenaica e Tripolitania, dove ogni giorno anche l'integralismo islamico e le truppe dell'ISIS trovano terreno fertile nella corruzione delle tribù locali, incentivando la fuga dei cittadini come anche l'anarchia demografica e migratoria.

Ad ogni modo, quello che sembra già stabilito in primo luogo è la sede, Roma per ogni coordinamento logistico, diplomatico o militare che sia, e in secondo l'egida italiana, almeno attraverso la figura del generale Paolo Serra.
59 anni e torinese di nascita, vanta una lunga esperienza in carriera per la sua partecipazione a missioni rilevanti all'estero come quella Kosovara, Libanese e Afgana.

Nel frattempo, quello che appare abbastanza alternativo e alquanto strano in confronto alle premesse, è l'arrivo in Libia di 40 agenti italiani, pronti ad accogliere altri 50 parà d'assalto per volere di un decreto emanato dallo stesso Renzi insieme al dipartimento per la sicurezza Dis, nucleo coordinatore dei servizi di intelligence.
I partiti di opposizione italiana hanno chiesto al governo di informare il parlamento al più presto, ma se nella preparazione di un piano diplomatico l'Italia dovesse metterci troppo tempo, ecco che l'interventismo alleato rischierebbe ancora una volta di farle giocare la parte della squadra che vince il campionato ad agosto e non sul campo.
Un paragone calcistico che già troppe volte si è verificato in passato, in sfere geopolitiche dove il Bel Paese non può più permettersi di rimanere escluso, come appunto nella spiccata globalizzazione del nuovo scacchiere arabo.

Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia       

Copyright © ASI. Riproduzione vietata

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Intervista a Lubov Ulianova: come il coaching aiuta a raggiungere gli obiettivi

(ASI) Il coaching è un processo di sviluppo personale e professionale che mira a supportare un individuo (o un gruppo) nel raggiungimento dei propri obiettivi, superando ostacoli e migliorando le ...

 La vittoria del Centrosinistra in Umbria agevola Medioetruria a Rigutino, Frazione di Arezzo

(ASI) "La vittoria del centrosinistra in Umbria cambia gli equilibri politici regionali ed agevola Medioetruria a Rigutino (Frazione di Arezzo): la politica toscana tutta, dalla Regione e dal Comune di ...

Stanasel oggi alle urne: "Invito tutti i cittadini romeni a partecipare in massa alle Elezioni Presidenziali e Parlamentari".

(ASI) Prato  - Riceviamo e Pubblichiamo - Oggi alle 12.15, appena dopo l'apertura dei seggi, Claudiu Stanasel, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Prato, si è recato alle urne ...

Droga: Molteni, blitz antidroga nei boschi del Comasco, spacciatori arrestati. Nessuna tregua a pusher

(ASI) Roma – "L'ottimo esito dell'operazione antidroga condotta nel pomeriggio di ieri dalla Squadra Mobile di Como, che ha portato all'arresto di due spacciatori marocchini colti in flagranza nei boschi limitrofi ...

Covid. FdI: nomina a consulente Commissione prof. Alberto Donzelli

(ASI) “Nell’ambito delle attività della Commissione d’inchiesta, alla luce di quanto stabilito nell’ultimo Ufficio di presidenza, abbiamo deciso di procedere alla nomina a consulente del professore Alberto ...

Unifil, Schlein: intollerabili attacchi a militari italiani e truppe Onu presidio di pace e stabilità  

(ASI)"Gli attacchi ai militari italiani e alle truppe Onu sono intollerabili atti criminali. Esprimo vicinanza e solidarietà ai feriti e a quanti sono impegnati a garantire pace e stabilità ...

Comunicazione Integrativa da inviare fino al 2 dicembre per il Credito d’Imposta Zes. 

(ASI) Con il Decreto del Ministro degli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e PNRR, del 17 maggio 2024, sono state dettate le disposizioni applicative per l'attribuzione del contributo sotto forma di ...

Lazio, Barbera (PRC): "La maternità non può giustificare discriminazioni, la giunta regionale rimuova i responsabili"

(ASI) "La vicenda denunciata oggi da 'La Repubblica' riguardante l'assunzione posticipata alle infermiere in maternità vincitrici di concorso nelle strutture sanitarie del Lazio è di ...

Fiore (FN): con mandati di cattura per crimini contro l'umanità per Netanyahu e Gallant, Israele perde la sua legittimità. L'Italia rompa le relazioni

(ASI) "La Corte Penale Internazionale dell'Aia ha emesso mandati di cattura per crimini contro l'umanità nei confronti di Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant. Questo implica che i due non possono ...

Roma, Giubileo. F. De Gregorio-G.Lobefaro (Azione): sfratto signora da immobile Vaticano. chiederemo consiglio straordinario in I Municipio

(ASI) Roma - "A pochi giorni dall'appello del Papa ad accogliere chi vive la precarietà abitativa, assistiamo al tentativo di sfratto perpetrato ai danni di una donna invalida e ...