(ASI) A parte il discutibilissimo sistema elettorale francese che sembra concepito per discriminare, resta un dato oggettivo di fondo che nessun pennivendolo iscritto al libro paga dei potentati econoco-finanziari può contestare: l'inarrestabile avanzata di un movimento politico alternativo in Europa, il Fronte Nazionale guidato da Marine Le Pen.
Ciò che incuriosisce l'osservatore esterno, o meglio l'opinione pubblica europea, è la strana alleanza dei due sedicenti nemici. Da una parte c'è Sarkozy, un ex "sans-papiers" oriundo dell'Est-Europa che si atteggia a Napoleone, anche se il giornale francesce Le Figaro lo definì senza tanti riguardi "le spion du Mossad" (La spia di Israele). Dall'altra c'è un Hollande sedicente cattolico, ma fervente giacobino, che prima dell'attentato di Parigi era giunto ai minimi storici di gradimento a causa di una sequela interminabile di errori politici. Il primo rappresenta il partito di destra repubblicano, pseudo-gollista, ma di "stretta osservanza" giacobina. Il secondo incarna un partito socialista distante anni luce dalla visione del movimento che Mitterand portò al successo. Scavando nella storia dei nuclei famigliari di Sarkozy e Hollande, forse si troverebbero persuasive risposte a questa "liaison dangereuse", fatta di complicità e tacite intese anche politiche. Su un piano più generale, quindi, è nel giusto Marine Le Pen quando afferma - come ha fatto alla notizia dei risultati elettorali - che "Oggi non ci sono più sinistra e destra, ma mondialisti e patrioti". Dichiarazione senz'altro da sottoscrivere.
Redazione Agenzia Stampa Italia