×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Bombe a grappolo: Human Rights Watch dopo Misurata fa il bis in Siria
(ASI) Lettere in Redazione. In Siria potevano mancare le bombe a grappolo? No, nell'opera di demonizzazione di una sola parte, funzionale allaa spacciare per umanitario quel che è ingerenza armata da mesi e no-fly zone in futuro. Leggiamo: "Gruppi di opposizione al regime siriano hanno accusato Damasco di aver utilizzato ad Homs, Idlib e Damasco bombe a grappolo – illegali nella maggior parte dei paesi del mondo (oltre 100 nazioni hanno firmato la Convenzione sulle bombe a grappolo).
Human Rights Watch ha tra le mani dei video amatoriali che sosterebbero tali accuse. La veridicità dei video non è stata ancora confermata, ma secondo l'associazione si tratterebbe di munizioni fabbricate in Unione Sovietica.Le bombe a grappolo esplodono in aria lanciando a forte velocità altre decine di piccole bombe, colpendo così vaste aree". Come si nota, le fonti sono video amatoriali rilanciati da una potente associazione statunitense ramificata in tutto il mondo e che si intreccia con Amnesty International: nella gara a chi denuncia di più. Il poligono (di tiro) del bene.  Mentre le fonti degli attivisti sono prese per buone, non lo è ovviamente il Comando generale dell'esercito siriano che nega ufficialmente di essere in possesso di queste bombe e affermi che si tratta di una delle tante manovre per "distogliere l'opinione pubblica dalle pratiche dei terroristi siriani contro i civili". Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che "non ci sono conferme. Questa regione è piena di armi che arrivano in Siria e da altri paesi della regione in quantità incredibili ed è difficile determinare chi, da dove e come arrivano le munizioni".  Un'attivista italo-siriana attira la nostra attenzione sul fatto che Al Arabyia per illustrare le bombe a grappolo siriane usa un'immagine del 2006 e del Libano (come da scritta in sovrimpressione).

Le truppe statunitensi hanno utilizzato migliaia di bombe a grappolo in Afghanistan e Iraq. Ancora adesso, riferiva il quotidiano inglese Guardian nel 2010, civili vietnamiti muoiono per le bombe a grappolo cadute negli anni 1960. Ma c'è dell'altro. E molto. La stessa Human Rights Watch che adesso accusa l'esercito siriano di usare cluster russe in varie città, il 15 aprile dell'anno scorso accusò l'esercito libico (chiamato "truppe di Gheddafi") di aver usato a Misrata le Mat-120, bombe a grappolo spagnole. Il giornalista Chievers delNew York Times ne aveva trovate alcune a Misrata. Immediatamente la commissaria ai diritti umani dell'Onu a Ginevra, Navi Pillay, condannò con sdegno Tripoli (la Tripoli di allora; sulla Tripoli di adesso, silenzio).  Però, come si può leggere qui http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=21258 (sulla stessa Nena News che pubblica la notizia sulla Siria…),la storia è stata forse capovolta quanto a responsabili.

Qualcuno domandò a Fred Abrahams di Human Rights Watch perché riteneva che le bombe a grappolo, che pure fanno parte dell'arsenale Nato, fossero state sparate dai libici invece che dalle forze Nato. Abrahams rispose: "Perché il Mat-120 è sparato dal mortaio e la Nato non ha truppe sul terreno". Come spiega Hri, l'armamento Mat-120 viene in effetti lanciato da un mortaio, ma può essere usato anche in specifici sistemi d'arma che sono montati su una torretta. Il Mat-120 può essere stato sparato dalle forze navali Nato. La Nato aveva ammesso di aver bombardato usando "alcuni armamenti" all'interno della città di Misurata.

http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1026

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

onSquarta.jpg

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Gasparri (FI): dati Istat confermano efficacia politiche governo cdx

(ASI) “Continua l’andamento positivo dell’economia del nostro Paese. I nuovi dati Istat confermano l’aumento di 352mila occupati mentre la disoccupazione scende al 6,5%. Un risultato che testimonia l’...

Raffaella Canovi ed Emanuela Borgatta Dunnet sul 162esimo anniversario della nascita del Vate

(ASI) Pescara - Nel pomeriggio del 12 marzo 2025, in occasione del 162esimo anniversario della nascita del Vate d'Italia Gabriele d'Annunzio (12 marzo 1863 - 2025), nella sala conferenze del Museo Casa Natale di Gabriele ...

Franca Minnucci e Massimo Sericola sul 162esimo compleanno di Gabriele d'Annunzio

(ASI) Pescara - Nel pomeriggio del 12 marzo 2025, per il 162esimo anniversario della nascita del Vate d'Italia Gabriele d'Annunzio (12 marzo 1863 - 2025), nel Museo Casa Natale di Gabriele d'Annunzio  in Corso ...

Risoluzione a sostegno Ucraina. Squarta: astensione strategica di Fratelli d'Italia per l'unità atlantica e per dire no ad attacco ideologico contro USA e Trump,

Fratelli d’Italia sostiene l'Ucraina  e lavora per una politica estera responsabile, al fianco degli alleati e nell’interesse dell’Italia.

INCONTRI (IX puntata): Rosario Lavorgna incontra lo scrittore Giuseppe Petrarca, un nome ingombrante, una penna arguta

INCONTRI (IX puntata): Rosario Lavorgna incontra lo scrittore Giuseppe Petrarca, un nome ingombrante, una penna arguta

Valdegamberi: sabato sarò a Roma a manifestare insieme a Marco Rizzo per dire: No alla Guerra. Sì alla Pace e alla Sovranità Italiana

(ASI) Sabato 15 marzo alle ore 15:30, alla Bocca della Verità, Roma, per richiamare tutti gli italiani che si riconoscono sotto il vessillo della Pace e della Sovranità, in netta contrapposizione all'iniziativa ...

Sabato 15 marzo a Perugia presentazione del libro di Elisabetta Frezza “per una scuola che torni ad essere scuola”

(ASI) Perugia. L’associazione “ContiamoCI! - Umbria” il prossimo Sabato 15 Marzo alle ore 17:30, presso la sala comunale “S. Chiara” di via Tornetta a PERUGIA, presenterà il libro dell’Avv. Elisabetta ...

Messico, il Parlamento ribadisce la sovranità del paese

(ASI) Nuovi contrasti tra Messico e Usa con Trump che in nome della lotta al narcotraffico vorrebbe inserire i narcos nell’elenco dei terroristi con la possibilità di violare la ...

Perugia, Fratelli D’Italia ricorda Sergio Ramelli a 50 anni dalla sua aggressione: giovedì 13 marzo cerimonia commemorativa presso la rotonda che ne porta il nome

(ASI) Il 13 marzo di cinquanta anni fa iniziava il calvario di Sergio Ramelli, giovane militante di destra aggredito da militanti di Avanguardia Operaia per solo odio politico. Sergio rimase in ...

Agricoltura, Confeuro: “Sviluppo e rilancio con meno burocrazia e più efficienza”

(ASI) “Il futuro dell’agricoltura italiana dipende anche dalla semplificazione burocratica e dall’efficienza amministrativa. Il nostro settore primario ha urgente bisogno di procedure più snelle e trasparenti, non solo ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113