(ASI) Buongiorno, per far fronte all'emergenza coronavirus, gli adolescenti italiani hanno dovuto reinventare il proprio tempo, fare i conti con la scuola online e misurarsi con piattaforme virtuali per mantenere i legami affettivi.
Ma è proprio la didattica a distanza, messa a punto non senza difficoltà, a far emergere disuguaglianze e isolamento didattico mettendo, di fatto, a repentaglio il diritto allo studio e l'accesso ad un'istruzione di qualità. Sebbene il 97,8% degli studenti intervistati abbia seguito le lezioni online, solo il 10% crede che questo abbia migliorato la qualità dell'apprendimento mentre per il 42,4% è peggiorata. 7 ragazzi su 10 ritengono di ricevere un carico maggiore di compiti e il 60% teme che gli insegnanti non riusciranno a concludere il programma entro la fine dell'anno scolastico. È questa la fotografia scattata da Terre des Hommes e ScuolaZoo attraverso i risultati dell'indagine online "La scuola digitale per la Generazione Z”, a cui hanno partecipato e risposto 5.000 studenti delle scuole secondarie italiane per raccontare l'impatto che l'emergenza Covid-19 sta avendo sugli studenti e quali scenari futuri si aspettano i ragazzi.
Un focus speciale è stato inoltre dedicato ai maturandi che, stando ai dati, sembrano essere la fascia di studenti più preoccupati per la situazione attuale e per il loro futuro. Quasi il 60%, infatti, pensa che la didattica a distanza abbia peggiorato la qualità dell'apprendimento, mentre il 75% dichiara di ricevere una mole di lavoro individuale maggiore ed è convinto che il programma non verrà completato. Inoltre, 1 maturando su 2 è preoccupato del fatto che tutto questo possa notevolmente influenzare il risultato finale dell'esame.
Auspicando che ci sia la possibilità di segnalare la notizia, inviamo di seguito e in allegato il comunicato stampa.
Per richieste di interviste, resto a disposizione al 348.4151778
Grazie per l'attenzione ed un saluto cordiale,
Alessandra Dinatolo
OSSERVATORIO TERRE DES HOMMES E SCUOLAZOO: BOCCIATA DAGLI STUDENTI LA DIDATTICA ONLINE.
PER 6 MATURANDI SU 10 LA QUALITÀ DELL'APPRENDIMENTO È A RISCHIO.
Per far fronte all'emergenza coronavirus gli adolescenti italiani hanno dovuto reinventare il proprio tempo, fare i conti con la didattica a distanza e misurarsi con piattaforme virtuali per mantenere i legami affettivi. Ma quali sono i loro umori e le loro opinioni? 1 ragazzo su 2 dichiara che l'isolamento lo ha fatto sentire triste e sulla didattica a distanza hanno le idee chiare: per la quasi totalità del campione intervistato è drasticamente peggiorata la qualità dell'apprendimento. È quanto mettono in luce i risultati dell'Osservatorio "La scuola digitale per la Generazione Z” di Terre des Hommes e ScuolaZoo sull'impatto dell'emergenza covid-19 sugli adolescenti italiani.
Milano, 4 maggio 2020 – "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo”, recita una celebre dichiarazione di Nelson Mandela. Eppure, la didattica a distanza messa a punto non senza difficoltà per rispondere all'emergenza coronavirus, sta facendo emergere disuguaglianze e isolamento didattico mettendo, di fatto, a repentaglio il diritto allo studio e l'accesso ad un'istruzione di qualità. Sebbene il 97,8% degli studenti intervistati abbia seguito le lezioni online, solo il 10% crede che questo abbia migliorato la qualità dell'apprendimento mentre per il 42,4% è peggiorata. 7 ragazzi su 10 ritengono di ricevere un carico maggiore di compiti e il 60% teme che gli insegnanti non riusciranno a concludere il programma entro la fine dell'anno scolastico. Tuttavia, il 58% crede che la chiusura delle scuole non influenzerà in modo decisivo il voto in pagella. È questa la fotografia scattata da Terre des Hommes e ScuolaZoo attraverso i risultati dell'indagine online "La scuola digitale per la Generazione Z”, a cui hanno partecipato e risposto 5.000 studenti delle scuole secondarie italiane per raccontare l'impatto che l'emergenza Covid-19 sta avendo sugli studenti e quali scenari futuri si aspettano i ragazzi.
Un focus speciale è stato dedicato ai maturandi che, stando ai dati, sembrano essere la fascia di studenti più preoccupati per la situazione attuale e per il loro futuro. Quasi il 60%, infatti, pensa che la didattica a distanza abbia peggiorato la qualità dell'apprendimento, mentre il 75% dichiara di ricevere una mole di lavoro individuale maggiore ed è convinto che il programma non verrà completato. Inoltre, 1 maturando su 2 è preoccupato del fatto che tutto questo possa notevolmente influenzare il risultato finale dell'esame.
E quando ai ragazzi si chiede se pensano che la didattica a distanza avrà un futuro anche nella fase2 dell'emergenza, ritengono – e probabilmente sperano – che la scuola tornerà presto alla normalità, abbandonando il sistema della didattica online. Solo una minoranza (due studenti su 10) pensa che anche quando si tornerà alla normalità, la didattica a distanza potrebbe avere una qualche utilità.
Allargando poi lo sguardo a come i ragazzi hanno vissuto questi mesi di quarantena forzata, ai loro nuovi hobby scoperti in casa e a come sono cambiate le loro abitudini, dall'Osservatorio di Terre des Hommes e ScuolaZoo emerge che i ragazzi vogliono tenersi informati sulla crisi sanitaria e lo fanno soprattutto attraverso la tv (88%) e siti online di news (58%).
I canali tradizionali battono quindi i social network, che rimangono però i canali più utilizzati per mantenersi in contatto. Nonostante, infatti, il fiorire di nuovi software per organizzare videochiamate, Whatsapp e Instagram restano i preferiti. Inoltre, si scopre che, la generazione più "social” di tutte stia sfruttando l'occasione per dedicarsi anche ad altri hobby: il 73% guarda cinema e serie tv, il 52% ha iniziato a giocare agli e-sport e il 42% ha scoperto la passione per la cucina.
Guardando al futuro, però, il 62% degli studenti dichiara che non continuerà a incontrare gli amici via chat e più di 1 su 3 che abbandonerà le abitudini prese in isolamento. Di fondo, infatti, un ragazzo su due (48% del campione intervistato) ha dichiarato che l'isolamento sociale lo ha reso più triste, solo una piccola minoranza (il 4%) invece si è sentita più felice.
"Il benessere dei bambini e dei ragazzi è la ragione d'essere di Terre des Hommes e in un momento così difficile siamo più che mai interessati a conoscere la loro opinione. Per questo motivo abbiamo deciso di unire le forze con ScuolaZoo e ascoltare dalla voce dei ragazzi come stanno vivendo questo periodo e come si aspettano il futuro”, - dichiara Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Progetti Italia di Terre des Hommes. "Tramite l'Osservatorio e il nostro progetto Network Indifesa vogliamo portare la loro voce direttamente presso le istituzioni che si debbono occupare del loro benessere. Preoccupa infatti il loro stato d'animo a due mesi di lockdown, ma soprattutto l'insoddisfazione generale per la didattica a distanza, e la preoccupazione per il rendimento scolastico futuro. Sicuramente sono aree su cui le istituzioni dovranno lavorare nei prossimi mesi, se non vogliamo abbassare ulteriormente le performance degli studenti italiani e il numero di ragazzi che completano il ciclo superiore di studi”.
"Stiamo attraversando questa fase con un grande senso di responsabilità, perché sappiamo di essere un punto di riferimento per gli oltre 10 milioni di studenti che ci seguono sui diversi canali. Proviamo a essere un loro compagno, tutti i giorni, pubblicando informazioni e news sul mondo della scuola e provando a intrattenerli con una serie di format innovativi e affini al loro linguaggio”, - commenta Francesco Marinelli, Direttore Editoriale di ScuolaZoo. "Per fare questo però dobbiamo ascoltare quotidianamente i ragazzi e indagare le loro opinioni su temi che li riguardano direttamente. Per questo siamo felici di essere da sei anni in partnership con Terre des Hommes, un movimento di fama mondiale che come noi ha a cuore i diritti dei più giovani”.
IL NETWORK INDIFESA E L'OSSERVATORIO SUGLI ADOLESCENTI ITALIANI
Da due anni Terre des Hommes, assieme all'associazione Kreattiva, ha dato vita al Network indifesa, la prima rete italiana di WebRadio e giovani ambasciatori contro la discriminazione, gli stereotipi e la violenza di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting. La rete, fondata sulla partecipazione e il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze attraverso il coinvolgimento attivo in tutte le fasi del progetto, è nata da un progetto pilota che nel 2018 ha visto la partecipazione di diverse web radio scolastiche pugliesi stimolando gli studenti degli istituti secondari di secondo grado a realizzare programmi radio mirati alla conoscenza e alla riflessione su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere. Dopo essere stata ospite dell'ultimo Radio City Milano, adesso Radio indifesa si sta estendendo a tutto il territorio nazionale grazie anche al finanziamento del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di BIC® e BIC Foundation. Al network hanno già aderito 12 WebRadio di tutto il territorio nazionale. Per info: www.networkindifesa.org
Terre des Hommes e ScuolaZoo dal 2014 collaborano per raccogliere le opinioni dei giovani italiani attraverso l'Osservatorio Indifesa, amplificarle, promuovere iniziative per la difesa dei loro diritti e favorire il dialogo tra gli adolescenti e le istituzioni. Al sorgere dell'emergenza Coronavirus Terre des Hommes in Italia ha subito messo disposizione una Helpline di sostegno psicologico per medici e operatori sanitari, ha supportato con donazioni l'Ospedale Buzzi di Milano e un centro d'accoglienza temporaneo per bambini rimasti soli a causa del Covid-19. In questi giorni sta distribuendo alimenti e tablet per la continuità didattica dei ragazzi a famiglie bisognose. Nel mondo è rimasta al fianco di migliaia di bambini con la condivisione di materiale informativo per la prevenzione, video didattici e ricreativi, e avviando attività di formazione per gli operatori sociali e insegnanti. Fin dal primo giorno di emergenza ScuolaZoo ha creato un fitto palinsesto di iniziative per informare, sostenere nella didattica a distanza e a far divertire i ragazzi.
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