(ASI) Gentile Direttore, proprio perché sappiamo bene che il denaro è il faro degli umani (da Caino e Abele, non dal capitalismo), è indispensabile che sia ridotto al minimo il denaro pubblico, poiché essendo altrui, non di proprietà dei decisori, non sudato, è ovvio che in sé favorisce abusi, corruzione e mafia, appena passati gli entusiasmi delle
Rivoluzioni, delle Resistenze, di ogni Nuovo Inizio. Ben superiore invece è il regime privatistico dei rapporti economici e pure di quelli sociali (assistenza, previdenza, sicurezze), per il semplice motivo che nessuno ama farsi fregare da chicchessia, dal fornaio, dal geometra, al supermercato... Meno denaro sarà nella disponibilità dei politici, più tenderanno all'onestà.
Luigi Fressoia (Perugia)
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