(ASI) Torino – Aumentano in tutto il Paese, in concomitanza con l’avanzare della crisi, nuovi sistemi di mutuo credito alle imprese, “spesso reclamizzati a livello mediatico da veri e propri tam-tam che, alla fine, tra pagine di giornali, banner su internet e pubblicità radiofoniche, si risolvono in un sostanziale nulla di fatto confondendo consumatori e potenziali utenti interessati perché difettano di una vera e propria organizzazione alle spalle”:
esordisce così Cristiano Bilucaglia, tra i massimi esperti italiani del settore.
La moneta complementare, diffusa in tutto il Piemonte (Torino, Asti, Cuneo, Novara, Alessandria) nel Nord Italia (Liguria – Genova, Savona, Imperia, in Lombardia, a Milano, Brescia, Bergamo e nel resto delle province), nel Centro e Sud Italia (Emilia Romagna, Campania, Lazio, Sardegna, Sicilia, Basilicata, Calabria) “E’ materia nuova e complessa, prestare dunque attenzione agli spazi sul web poco chiari in cui prevale la componente promozionale più che quella informativa a opera di società fiorite dal nulla come funghi che non possiedono alcun know-how per operare correttamente in tal innovativo settore. Con il rischio di creare confusione al nuovo mercato che, invece, appare sempre più come l’unica via d’uscita alla costante mancanza di liquidità”, prosegue.
“La moneta complementare – e questo è un dato di fatto storico e incontrovertibile - è stata ideata per la prima volta in Italia a Collegno (Torino) nel 2009, 5 anni fa, da VisioTrade Spa”, chiarisce subito l’ingegner Cristiano Bilucaglia, Fondatore e Presidente dell’azienda italiana leader nel settore del baratto fra imprese.
“Essa si chiama Eurocredito: un Eurocredito equivale a un euro, e misura il valore degli scambi commerciali in compensazione fra gli aderenti al circuito del nostro mercato privato parallelo in cui acquisti ciò che ti serve semplicemente pagandolo con il tuo lavoro, i prodotti e servizi che realizzi. In una parola, con ciò che produci”, aggiunge il Presidente di VisioTrade Spa.
“Poche regole per comprenderne aspetti fondamentali, funzionamento, benefici. Chiariamo subito un aspetto primario: i circuiti di moneta complementare non sono una scappatoia, o una via di fuga per quanti vivono di insolvenze e debiti nell’abituale mondo del denaro. Chi ne entra a far parte subisce una serie di controlli e verifiche per garantirne l’effettiva bontà e serietà a livello di impresa. Motivo per cui noi di VisioTrade Spa dialoghiamo sempre più spesso e volentieri con archivi e banche dati, proprio per non viziare la bontà del circuito al proprio interno”, continua Bilucaglia.
“Le monete complementari si promuovono da sole, grazie al passaparola di chi ne ha beneficiato personalmente, proponendole a propria volta alla propria cerchia di persone più vicine”.
Prosegue Bilucaglia: “Sono una possibilità in più per accrescere concretamente il proprio fatturato superando la barriere del denaro stesso, oggi più di ostacolo che di aiuto, in quanto non è più in grado di assolvere, al contrario dell’Eurocredito, alla sua funzione primaria: essere strumento di scambio teso alla creazione di benessere diffuso e generalizzato, con l’occhio rivolto all’economia reale di produzione – aggiunge Cristiano Bilucaglia – dimenticando finanza e speculazione, le due parole responsabili dell’attuale stato di recessione del Paese”.
Per poi aggiungere: “L’Eurocredito è un sistema di pagamento a rischio zero insoluto, al contrario del normale credito bancario. Molti i tentativi di emularlo, ma nati e finiti nel giro di qualche mese, da parte di moltissimi soggetti che non hanno compreso il fattore più importante. Perché un mercato parallelo funzioni e abbia realmente successo, occorre tecnologia informatica, di cui non tutte le aziende che promuovono il baratto sono dotate, e la piattaforma sviluppata da VisioTrade Spa è universalmente riconosciuta come la più evoluta in Italia: ogni aderente in tempo reale sul sito visiotrade.com può vedere infatti il proprio status all’interno del circuito come in un normale home banking, tra dare e avere in crediti commerciali”.
Ma c’è di più. “I soggetti che vendono e comprano in moneta complementare possono farlo in tutta sicurezza grazie alla presenza dei trader, ovvero professionisti della transazione che correlano in modo rapido, corretto, efficace ed efficiente necessità e opportunità di chi aderisce al circuito, soddisfacendo ogni richiesta di scambio. Siamo gli unici a farlo, immaginate gli altri tentativi di mercati privati senza regole né controllori: che gran confusione!”.
Per poi concludere: “Rivolgo un appello accorato ai consumatori – con i quali manteniamo, tramite l’Avvocato Patrizia Polliotto – fra l’altro, Componente il Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo - un dialogo aperto e costante con l’Unione Nazionale Consumatori, la più antica e autorevole associazione consumeristica italiana dal 1955 a oggi - perché stiano attenti invece al fenomeno delle monete elettroniche: assolutamente inaffidabili, fioriscono come erba dopo un temporale in tutto il mondo. Tutt’altra questione, da non confondere con le monete complementari le quali, anziché generare problemi, invece li risolvono, trasformandoli in soluzioni e opportunità. In fatturati altrimenti impossibili e impensabili. Grazie all’Eurocredito – conclude il Presidente di VisioTrade Spa - in soli 5 anni abbiamo generato un micro PIL pari a oltre 80 milioni di euro in baratto fra imprese e salvato migliaia di posti di lavoro, preservando l’occupazione in molteplici settori: ricchezza tutta italiana che non sarebbe mai esistita senza la nostra moneta complementare, l’unica diffusa in tutta Italia capillarmente e che alimenta un insieme di oltre 3.000 imprese costituenti ben più del 90% delle categorie merceologiche esistenti sul mercato cosiddetto tradizionale”.