(ASI) Roma. "Soprattutto in questo periodo estivo ci arrivano numerose segnalazioni da parte di romani costretti a subire in casa propria sgradevoli odori e a inalare sostanze nocive di diversa natura.
Dalle zone limitrofe agli accampamenti abusivi della popolazione nomade le denunce hanno per oggetto i quasi quotidiani fumi tossici causati dai fuochi accesi per il reperimento di materiali vendibili e l'eliminazione dei rifiuti accumulati. A ciò si aggiungono i forti disagi provocati in diverse aree della Capitale dagli olezzi nauseabondi provenienti dagli impianti Ama e in particolare persistono, ormai da qualche mese e senza soluzioni all'orizzonte, gli odori acri e quotidiani derivanti da diversi impianti presenti a Ponte Malnome nella Valle Galeria" lo denuncia Fabrizio Santori,consigliere regionale e membro della Commissione Ambiente.
"Data l'emergenza che ogni anno si presenta, rimango sbigottito di fronte alla bocciatura da parte del Consiglio Regionale del Lazio dell'Ordine del Giorno presentato per ribadire l'impellente necessità di colmare il vuoto normativo che pesa sull'Italia in materia di regolamentazione delle sostanze odorifere e, nonostante si sia attivato un progetto sperimentale di monitoraggio degli impianti Ama di via Salaria, il percorso è ancora lungo e tortuoso" prosegue Santori.
"Nell'atto respinto ho inoltre fatto notare come Arpa Lazio non preveda ancora oggi il monitoraggio di specifiche sostanze, né tantomeno fissa per esse dei valori limite, sollecitando il Presidente Zingaretti a convocare nell'immediato un tavolo tecnico con l'Agenzia Regionale e il Comune di Roma. Questo rifiuto ad intervenire quanto prima con un monitoraggio accurato e puntuale sulla qualità dell'aria che respiriamo non è altro che l'ennesima dimostrazione di irresponsabilità e immobilismo da parte di un governo regionale disinteressato alla tutela della salute dei cittadini sul territorio e alla salvaguardia ambientale" conclude Santori.
Redazione Agenzia Stampa Italia