(ASI) Il Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini ha Firmato ieri il decreto sulla copia privata. Il diritto d'autore garantisce la libertà degli artisti e i costi vanno sui produttori, non sui consumatori.
Il Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini firma un decreto storico per la musica italiana. Piu' soldi dai grandi utili delle multinazionali della telefonia e dei device mobile alla cultura e alla musica.
AudioCoop, coordinamento di 170 marchi della discografia indipendente italiana, e Rete dei Festival per Emergenti, rappresentante di 120 festival per emergenti presenti in tutta Italia, sono orgogliosi di avere supportato tale percorso, insieme a tutta la filiera della produzione culturale , musicale e cinematografica, e si complimentano con il Ministro per la firma.
A costo zero per tutti resteranno per la meta' piu' soldi in Italia per la filiera creativa dei produttori di contenuti culturali per la telefonia (autori, editori,produttori, artisti, interpreti ed esecutori, registi, scrittori, etc.) che potra' così avere piu' risorse per la sua creativita' con un riconoscimento equo e dignitoso e per l'altra meta' si potranno fare investimenti sui giovani e sui festival e sulle produzioni culturali del futuro del nostro paese con piu' risorse per la musica, il cinema, la letteratura magari con un Tavolo comune con il Ministero per i Beni Culturali e la Siae per decidere insieme gli investimenti. Una firma importante quella del Ministro Franceschini che ci porta nella media europea e che portera' piu' risorse per tutti, se ben gestite con un tavolo comune, con particolare attenzione ai giovani indipendenti ed emergenti.
Una data da segnare nella piccola storia della musica del nostro paese. Siamo orgogliosi come AudioCoop, AIA e Rete dei Festival di avere sostenuto questo progetto. Una firma che portera' piu' soldi alla creativita' culturale e musicale italiana con particolare attenzione ai giovani e alle nuove produzioni di festival e progettimusicali. Meno risorse ai megautilli multimiliardari delle multinazionali della telefonia e dei device mobile e piu' risorse alla cultura e alla musica del nostro paese.
Ora si tratta di lavorare all'allestimento di un Tavolo Comune per utilizzare virtuosamente tali risorse per che meta' andranno agli aventi diritto della filiera creativa che saranno così piu' dignitosamente remunerati (autori, editori, produttori, artisti, interpreti ed esecutori) e per l'altra meta' ad investimenti per le giovani produzioni e giovani festival che guardano al futuro della cultura (musica, cinema, letteratura, videoclip, etc.) del nostro paese.
AudioCoop e Rete dei Festival