(ASI) Si parla tanto della violenza nei confronti delle donne, quasi vi fosse un accanimento esclusivo verso il genere femminile . Non è così .
Si tratta di violenza verso i deboli o di chi si suppone non sia tutelato né dalla legge, né da altre persone . Non si può non constatare che , contrariamente a quanto universalmente affermato, non è la povertà economica il fenomeno emergente dell’epoca attuale , è, purtroppo, la violenza in tutte le sue forme più crudeli , che parla di degrado morale,di solitudine esasperante , di perdita progressiva dei valori umani imprescindibili perché la società sia civile e sicura . I giornali, ogni giorno, riportano notizie agghiaccianti sul tema della violenza, che sembra essere ormai sempre più dilagante ed inarrestabile .Il tratto caratteristico è che la violenza si attua , in modo più marcato, nella comunità per eccellenza che è la famiglia , nei confronti delle donne e dei bambini che la compongono , e si configura come strage di un’intera comunità che è la famiglia, che dovrebbe essere il luogo in cui si è più sicuri ed amati .Fautore di strage sono spesso uomini i quali sembrano essere integrati nel tessuto sociale e che destano, pertanto, immensa meraviglia quando si scopre che sono stati capaci di compiere azioni criminali verso le persone a loro più care. Una società edonistica , come quella attuale, che pone il piacere ed il possesso al centro di tutto, dimenticando il valore della persona , crea sicuramente mostri , ossia persone disposte a compiere qualsiasi azione pur di raggiungere la propria soddisfazione . Il fine giustifica i mezzi !
Possedere , quindi, possedere sempre più e possedere anche sempre più donne , non solo oggetti, eliminando quelli che possono precluderne il possesso , come la propria moglie ed i propri figli. Ma non basta . Altre forme di violenza , spesso taciute, perché forse meno cruente , prendono piede , in ogni realtà. Di queste poco si parla , ma rivestono un peso altrettanto rilevante per comprendere meglio il fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei più deboli.
Ma non è ancora troppo tardi per sanare le ferite apertesi nell’animo umano , a causa del dilagare sfrenato del materialismo. Certo è difficile , ma è vero che occorra rifondare, da parte delle donne e degli uomini di buona volontà, una nuova cultura della vita, una nuova pedagogia sociale che riscopra l’importanza del piano spirituale della vita, senza il quale l’essere umano perde il suo reale valore e la sua sacralità . Ma sbrighiamoci, prima che sia troppo tardi !
Biagio Maimone - Associazione Progetto di Vita



