(ASI) Le ultimissime notizie di cronaca certificano la gravissima implicazione nella corruzione, mirata soprattutto ad impedire verifiche fiscali e quindi non solo a favorire, ma a produrre evasione fiscale, da parte di alcuni vertici della Guardia di Finanza.

Non parliamo di un qualche maresciallo di una stazione periferica, ma dei comandanti in capo che con il loro comportamento corrotto continuativo fanno corroborare il sospetto che non si tratti di casi isolati, ma bensì di una organizzazione che infetta il corpo delle Fiamme Gialle.

Naturalmente NON vogliamo con questo dire che TUTTI i finanzieri siano corrotti e siamo sicuri che molti saranno anche corretti, ma certamente non è credibile che almeno ci fosse il sospetto di quanto stava avvenendo non serpeggiasse all’interno del corpo. La cosa potrebbe sembrare fare un torto alla intelligenza minima dei suoi componenti e, se questo fosse vero, il tacere e l’accettare senza denunciare NON sarebbe sicuramnente coerente con lo spirito che deve animare coloro che hanno giurato fedeltà allo Stato..!!

Quando in anni lontani praticavo per lavoro con piccoli e grandi impresari, spesso mi veniva confidato di come molte delle verifiche fiscali fossero “addomesticate” tramite il pagamento di tangenti e d’altronde anche sulle cronache dei giornali sono apparse sovente notizie di questo tipo.

Uno degli ultimi innumerevoli esempi è stato lo scandalo avvenuto nella zona di Arzignano, in provincia di Vicenza, nel settore delle grandi concerie di pellame, che ha visto implicati commercialisti, guardie di finanza, funzionari dello stato, TUTTI imputati di corruzione e di complicità in evasione fiscale.

La cosa che rende gravissima la situazione scandalosa esplosa negli ultimi giorni e che ha visto il coinvolgimento dei più alti gradi della Guardia di Finanza e che la stessa sta a dimostrare che NESSUN GOVERNO  aveva preso le necessarie decisioni utili ed efficaci per risanare, riformare e ripulire il corpo marcio in cui agivano coloro che, anziché dare la caccia agli evasori, evadeva da quella caccia e si faceva comperare in cambio di denaro, favori e regali!

Un vecchio proverbio dice che “ Il pesce comincia a puzzare dalla testa” e mai come in questo caso esso si addice alla situazione che stiamo vivendo.

Disgusto, rabbia, ma anche paura sono i sentimenti che si agitano nell’animo di tutti i cittadini perché la scoperta che chi era preposto a difendere l’integrità dello Stato era complice di coloro che la attentavano, tradendo così chi aveva fiducia in loro, induce il timore che non ci possa essere una via per combattere efficacemente il male e riduce ancora di più la loro già scarsa fiducia in questo Stato.

Secondo me il governo dovrebbe cambiare le sue priorità e porre in primo piano, non solo la caccia ai corrotti nella Guardia di Finanza, ma le riforme e le regole per ripulire e per cambiare il corpo e trasformarlo.

Come si possa altrimenti fare la tanto sbandierata dai vari governi “Caccia all’evasore” se i cani aiutano le prede anziché i cacciatori, qualcuno ce lo deve spiegare…!

Chi, generale o semplice gregario si è fatto corrompere, ha disonorato se stesso, ha sporcato la sua divisa ed  ha tradito lo Stato ed andrebbe, come dice il governo, processato non solo per quel reato, ma anche per alto tradimento. Vedremo se questa volta alle parole si sapranno fare seguire le azioni con esse coerenti!!

Alessandro Mezzano

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