(ASI) "Pensavo che mai una giunta di centrosinistra potesse essere peggio di una giunta fascista ed invece non è così".
Con queste parole a margine della manifestazione animalista organizzata a Roma al Pantheon da alcune associazioni animaliste, AVCPP in primis, la senatrice del PD Monica Cirinnà si è scusata per avere invitato gli elettori a votare il candidato sindaco Ignazio Marino alle ultime amministrative.
La senatrice fa riferimento alla recente deliberazione della Giunta Capitolina n. 148 afferente la gestione e lavori di adeguamento delle strutture di accoglienza di cani e gatti e contesta l'Amministrazione che intende avviare tutte le azioni utili e necessarie a porre in essere l'attività di adeguamento dei quattro canili e delle due oasi feline di Roma Capitale agli standard sanitari e di sicurezza previsti dalla legge. Per le strutture classificate come "non adeguabili" è prevista la chiusura con la conseguente necessità di ricollocare un elevato numero di cani e gatti che potranno trovare temporaneamente ospitalità presso strutture private autorizzate e, a tal fine, convenzionate con il Comune di Roma. "E' un atto dovuto da parte del Comune viste le determinazione di adeguamento delle ASL alle normative vigenti per garantire il benessere agli animali, riscontriamo anche l'ingiunzione di chiusura della RMC riferita alla struttura denominata ex Poverello. Ma la vera motivazione della presa di posizione e della risposta con acrimonia della senatrice Cirinnà sta nel fatto che è a serio rischio la gestione dei canili comunali affidata da sempre alla AVCPP, associazione imposta dalla medesima senatrice da circa vent'anni." - Dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - "E' bene ricordare che il canile comunale La Muratella che ospita il doppio di cani che potrebbe e dovrebbe detenere, è gestito dall' AVCPP Associazione Volontari Canile Porta Portese dove circa 120 lavoratori percepiscono compensi fino a 3.000 euro mensili ( la presidentessa Novi nega ci siano dirigenti e quadri organici usando eufemismi volti a nascondere la verità scomoda ma di fatto incassa gli ingenti emolumenti ) e che ripartisce circa l'80% degli oltre 4,2 milioni di euro annui per: Spese di gestione, costo del personale, costo per la gestione del personale, costi per la sicurezza dei lavoratori, costi per consulenze legali e fondo vertenze lavoratori; mentre soltanto il 10% per il mantenimento degli animali , che continuano a morire con grandi sofferenze. Associazione insediata per chiamata diretta senza gara d'appalto e concorso pubblico ad evidenziare le gravi irregolarità visto che utilizza fondi pubblici che provengono dalle tasche dei contribuenti romani e che percepisce circa 14 euro ad animale detenuto contro una media di circa 4 euro di tutti gli altri canili. Inoltre ci chiediamo come la Novi non riesca a gestire i circa 1000 cani detenuti avvalendosi esclusivamente dell'impegno di trecento volontari, come lei stessa sostiene. Ma poi, dal profilo etico, dove è la credibilità della Cirinnà e della Novi che si definiscono animaliste ed hanno sostenuto il vivisettore Ignazio Marino alle amministrative capitoline ? Il vero animalista non potrà mai condividere alcunché con un vivisettore né tantomeno sostenerlo e giustificarlo" - conclude il presidente del PAE - " Probabilmente l'Amministrazione Marino sarà deprecabilmente ostile verso gli animali come le precedenti ma, qualora fosse confermata tale deliberazione, non possiamo non riconoscerle il merito di aver spodestato dopo venti anni il cancro degli speculatori dell'AVCPP."