(ASI) Perugia – “Apprendiamo con stupore e sorpresa dalla stampa che il presidente di Gesenu, Luciano Ventanni, si sarebbe dimesso dal suo incarico. Un atto che non si comprende se sia stato fatto pro o contro l’azienda”.
È il commento del segretario di Uiltrasporti Umbria, Stefano Cecchetti al “durissimo momento – ha continuato – che la società di Gestione servizi nettezza urbana di Perugia sta vivendo e che potrebbe pregiudicarne la sua esistenza”. “Più volte – ha continuato il segretario – la Uiltrasporti ha messo in luce, contestandolo, il forte disimpegno dei partner privati di Gesenu a fronte di un necessario impegno finanziario teso alla messa in sicurezza e al rilancio della stessa azienda, ormai chiaro a tutti. Tuttavia non comprendiamo il gesto delle dimissioni, soprattutto in un momento di pieno clima elettorale per il ballottaggio per il sindaco di Perugia”. Secondo il sindacato, Gesenu oggi più che mai ha bisogno di un socio pubblico, il Comune di Perugia appunto, coeso e forte a difesa degli interessi dei cittadini che “con l’eventuale perdita di una importante impresa locale come Gesenu – ha sottolineato Cecchetti – subirebbero un vero e proprio danno economico-finanziario, senza parlare dei dipendenti che hanno già pagato un contributo sostanziale dalle loro buste paga, neanche fossero i soci”. Da qui, secondo Uiltrasporti nasce il dubbio sul fatto che queste dimissioni possono far bene o male all’azienda. “A nostro avviso – ha detto il segretario regionale – sicuramente non giovano e pongono molti dubbi, dato anche il momento in cui queste avvengono, che dà spazio a tante strumentalizzazioni, vero e proprio danno per Gesenu”. Secondo il sindacato, la giusta strategia sarebbe quella di “scalzare” dalla società quei soggetti non più motivati a farne parte, per dar spazio a chi fosse interessato ad un investimento in una azienda che, pur in difficoltà finanziaria, appare ancora salda sul versante economico. “L’azienda non va svenduta – ha continuato Stefano Cecchetti –. A questo punto, se era sorta in noi qualche speranza di un futuro maggiormente tranquillo, con queste dimissioni tutto si azzera e tornano mille dubbi e preoccupazioni in più. Del resto Ventanni è entrato in consiglio di amministrazione quando i problemi erano già emersi e non ci sembra che molti passi avanti siano stati fatti, se non quelli di ridurre i salari dei dipendenti. Un altro interrogativo che ci sorge riguarda quindi il perché abbia aspettato così a lungo per lasciare”. “Un grande problema – ha concluso il segretario – sta anche nel fatto che non tutte le informazioni vengono date al sindacato, ma si scopre, sempre dalla stampa o da terzi, che pezzi di asset importanti di Gesenu vengono ceduti per far cassa. Ma quando questi saranno ultimati? Noi chiediamo da tempo che venga fatta chiarezza”.