(ASI) Ennesimo incidente allo stabilimento ILVA di Taranto, ieri sera alle 22, 45 circa al cambio turno un lavoratore del reparto MAG TNA1 Vittorio Dalessandro, 39 anni di San vito Taranto,mentre scendeva la rampa di scale veniva colpito alla testa da una piastra che probabilmente si e' staccata dai binari.
Il lavoratore pare che subito abbia perso i sensi precipitando per tutta la scalinata, un suo collega sentendo rumori si e' accorto dell accaduto ed ha immediatamente
avvisato i soccorsi. Vittorio e' ricoverato da ieri sera al 7° piano del SS Annunziata, presenta un trauma cranico e escoriazioni varie sulle ginocchia e le mani. Quanto successo negli ultimi tre giorni con i due incidenti ai treni nastri all Ilva, dimostra sempre di piu' la gravita' della situazione e il grave rischio a cui vengono esposti i lavoratori costretti a lavorare in un azienda allo sbando dove regna il caos con le manutenzioni impiantistiche oramai inesistenti.
Taranto 25 Maggio 2014
RSU USB
RIZZO FRANCESCO
ULTERIORE COMUNICATO STAMPA UNIONE SINDACALE DI BASE ILVA TARANTO
La sicurezza e' un optional oramai all ilva. Due gravissimi infortuni in pochi giorni, Galizia Mimmo e Dalessandro Vittorio una lunghissima e inarrestabile catena senza fine.
La gravita' risiede soprattutto nel fatto che le cause di questi infortuni sia per i lavoratori ILVA sia per l’ appalto , sono da ricercare quasi esclusivamente nella mancanza di coordinamenti nella attivita' , sintomo della confusione che regna in stabilimento, oppure la manutenzione impiantistica scadente o arrangiata a causa soprattutto della mancanza di liquidita' . Insomma emerge chiaramente la responsabilita' del governo che varando i diversi decreti, doveva assicurare salute sicurezza e lavoro. Tutto cio' viene garantito a parole i fatti dicono il contrario, impianti obsoleti che peggiorano ogni giorno di piu' , lavoratori costretti indirettamente a dover scegliere tra un lavoro in queste condizioni, la salute e la sicurezza, i lavoratori dell appalto costretti a dover lavorare anche con l angoscia e il peso addosso di non percepire lo stipendio. Sulla salute vogliamo ricordare l’ ultimo collega che ha perso la vita qualche giorno fa' a causa di un male incurabile che in sei mesi se le' portato via Nicola Darcante operaio del rep carpenteria 39 anni, senza dimenticare il compianto Stefano Delliponti anche lui 39 anni. Entrambi hanno lasciato moglie e figli piccoli , vite sacrificate in nome del profitto di pochi e del "Pil nazionale".
Usb non vuole rimanere impassibile di fronte a questa carneficina senza fine, nei prossimi giorni proclameremo uno sciopero a difesa della salute e della sicurezza perche' il lavoro e' un diritto , UN LAVORO CHE UCCIDE NON E’ LAVORO.
TARANTO 25 MAGGIO 2014