(ASI) “La Regione Lazio non finisce mai di stupire. Mentre malati, operatori, cittadini, occupano la direzione generale dell’Azienda ospedaliera San Filippo Neri invocando la riapertura di un reparto fondamentale come la Reumatologia, all’interno dell’ospedale si inaugura un bar dall’aspetto avveniristico, aggiudicato alla multinazionale della ristorazione Sirio Spa”.
Ė l’amaro commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
“Non solo: mentre si declassa una grande azienda ospedaliera, con numerosi centri di eccellenza, tra cui il reparto chiuso con 100 malati lasciati senza cure – e non ci vengano a contraddire ex difensori dei cittadini con ipocriti comunicati - vanno avanti solerti le gru e i relativi cantieri, con i lavori di ristrutturazione per cui negli anni passati furono investiti svariati milioni di euro. E che dire del tanto decantato reparto per i ricoveri intramoenia, inaugurato il 31 maggio 2012 e attualmente vuoto? Presidente Zingaretti, non è questa la ricetta per risparmiare.
Confidi pure al tavolo interministeriale quanto la Regione sta sperperando con ospedali abbandonati, chiusi, dismessi subito dopo essere stati ristrutturati. Il declassamento del San Filippo desta più di una perplessità. I prossimi reparti sotto tagliola potrebbero essere la Cardiochirurgia e la Neurologia con il paradosso che si vanno ad alimentare divisioni specialistiche di strutture vicine. Si vuole per caso favorire i due colossi del Gemelli e del Sant’Andrea? Perché mai al San Filippo come al San Giacomo, passando per l’ospedale di Marino e quello di Bracciano, si spendono milioni per ristrutturare e poi si chiude? Sono interrogativi che meritano risposta, AssoTutela si rivolgerà a tutte le sedi per appurare se vi siano eventuali responsabilità”.