(ASI) Si è svolta questa mattina, a Padova, la conferenza stampa di Confedercontribuenti, prima di tre iniziative nazionali su Banche e fisco, che avranno un seguito nelle prossime settimane in Abruzzo e Sicilia, per presentare i contenuti di una denuncia penale per usura ed estorsione contro la Banca Popolare di Verona che l’Associazione depositerà nei prossimi giorni presso la Procura della Repubblica.
All’iniziativa hanno partecipato il Presidente di Confedercontribuenti Veneto, Alfredo Belluco, il Vice Coordinatore Nazionale Imprese, Luca Silvestrone, il Responsabile Nazionale antiusura, Avv. Giuseppe Baldasssare, Don Enrico, Parroco di Desio. Erano presenti decine di imprenditori vittime della prepotenza bancaria. “La denuncia – ha spiegato l’Avvocato Baldassarre, è suffragata da quattro perizie econometriche; è stata utilizzata quella con i valori minori. Nel 2010 si è passati da un tasso di interesse del 238,42 per cento nel primo trimestre. a 385,87 nel secondo trimestre, per finire con 429,18 nel terzo trimestre”. “L’entità del finanziamento non è alta – ha continuato Baldassarre - ed è stato preso ad esempio questo caso per dimostrare che anche nei piccoli importi le banche applicano interessi devastanti per i contribuenti. Ad aggravare questi fatti concorre l’elemento psicologico, vessatorio, messo in atto da funzionari delle filiali”. Gli imprenditori sono vittime della prepotenza bancaria e di una connivenza con il mondo istituzionale, che “aggira la legge in particolare tramite l’art. 644 del codice penale. Questa connivenza rallenta i procedimenti giudiziari” Il Presidente di Confedercontribuenti Veneto, Alfredo Belluco, “ha ribadito la volontà dell’Associazione di non mollare, mettendoci la faccia a fianco delle aziende e dei contribuenti, senza fare sconti a nessuno”. Il Vice Coordinatore Nazionale Imprese, Luca Silvestrone, ha affermato che “bisogna rimanere uniti per affrontare una battaglia di civiltà e dignità. Confedercontribuenti si trova da sola a combattere questo sistema, poiché la politica sostiene i poteri forti, le Associazioni di categoria sono conniventi, le Camere di Commercio che dovrebbero essere la casa dell imprese, in realtà hanno tuti i componenti nei cda delle banche e delle fondazioni. Lo scopo di queste iniziative non è quello di farsi pubblicità, ma di dare voce a tutti quegli imprenditori che si sentono soli e spesso si spingono fino all’atto estremo del suicidio. La risposta degli imprenditori oggi è l’esempio di questa situazione drammatica e della solitudine che vivono”. In chiusura Don Enrico, parroco di Desio, ha affermato che la sua presenza non deve essere vista come una benedizione intesa come atto magico, ma nel senso della condivisione. Le banche oggi sono molto lontane da quella che era la loro funzione iniziale di sostegno e di aiuto ai poveri; al contrario oggi le banche li uccidono in una società in cui la quantità del denaro ha schiacciato la qualità della vita. In una società in cui si assiste ad una crisi della moralità, in cui lo Stato sostiene le banche; un peccato mortale che si traduce in un omicidio di Stato, dove la prepotenza economica si trasforma in una bestemmia organizzata costruita sulla pelle dei più poveri.”
Confedercontribuenti - Ufficio Stampa Nazionale
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