E' quanto dichiara don Flavio Peloso, superiore generale dell'Opera don Orione che ha in Ucraina due comunità di religiosi e religiose impegnate nel lavoro quotidiano nel sostegno alle persone in difficoltà soprattutto in questo momento di tensione e violenza.
"Noi siamo qui alle frontiere dell'Europa - SPIEGA DALL'UCRAINA, DON EGIDIO MONTANARI ORIONINO DA ANNI NEL PAESE - che improvvisamente si sono rivelate ancora incandescenti, come se la brace sotto la cenere continuasse ad ardere e vecchi conflitti riemergessero virulenti e mai assopiti".
"Camminiamo - continua Don Montanari - come su un crinale della storia, della cultura, della politica, della religione, fra un est e un ovest che per mille ragioni non trovano ancora un punto di incontro e di equilibrio. Viviamo sui confini, alla "periferia" dell'Europa dell'ovest e alla "periferia" dell'Europa dell'est, fra gente che conta poco agli occhi del mondo; povera di risorse economiche, di importanza, di parola, di diritti, di libertà. Ma sentiamo che per un orionino e per un cristiano della Chiesa di papa Francesco non esiste un posto migliore di questo."
"La chiamata di Dio a vivere qui, - conclude Don Montanari- alla luce di questi avvenimenti e degli stessi momenti di dubbio o di incertezza, si rivela ancora una volta in tutta la sua forza e chiarezza. Una preghiera per questo popolo e un saluto".
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