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(ASI) Reggio Calabria - Il Modello Reggio produce un altro dei suoi frutti velenosi e allunga la sua ombra negativa anche sulle istituzioni della ricerca e dell'università. Purtroppo, si profila un'altra gravissima menomazione per la città.

Infatti, il Senato Accademico dell'Università Mediterranea, presieduto dal Rettore prof. Catanoso, ha deciso di bloccare l’apertura del corso di laurea in Ingegneria dei Trasporti.

Si tratta di un colpo micidiale allo sviluppo dell'università reggina e al futuro della città.

Non dimentichiamo che quando nacque l'Università di Reggio, essa aveva tra i suoi filoni strategici fondamentali  proprio quello della ricerca, dello studio, della conoscenza e del sapere nella materia dei trasporti.

Il comparto dei trasporti rappresentava una vera e propria innovazione nell'ambito universitario nazionale e proprio questo favorì la possibilità che la città di Reggio Calabria potesse avere il riconoscimento dell'autonomia universitaria che fino a qualche momento non era stata ottenuta visto che a Reggio esisteva solamente l'Istituto universitario di Architettura.

L'Università di Reggio nacque, quindi, con questo viatico  e la Facoltà di Ingegneria (con la fondamentale laurea in ingegneria dei trasporti) insieme alle Facoltà di Architettura e di Scienze Agrarie e Forestali fin dall'inizio caratterizzarono la nuova istituzione universitaria.

Quella scelta non era stata casuale o frutto di un accidente ma era avvenuta a conclusione di un ampio dibattito nella città sulle sue stesse prospettive, anche in considerazione della peculiare collocazione della città nell'Area dello Stretto e nel Mediterraneo.

Con la scelta compiuta dal Senato Accademico di blocco della laurea  in ingegneria dei trasporti si continua, com’è avvenuto già lo scorso anno, nell’operazione di snaturamento dell'università Mediterranea e si estirpano le radici da cui la stessa era nata, cancellando le ragioni fondanti della sua stessa istituzione.

E' un errore gravissimo. Si tratta di una scelta totalmente sbagliata  che mette a rischio seriamente il futuro stesso dell'Università Mediterranea, anche perché si dà un colpo ad un settore che rappresenta una punta di eccellenza dell’intera Università reggina.

Altre sono le scelte da compiere e se tagli si devono fare allora occorre tagliare i corsi di laurea inutili, parassitari e dispendiosi che servono solo per garantire le clientele baronali ma non producono nulla in termini di crescita dell'università.

Per questo chiediamo con forza che venga immediatamente ritirato il provvedimento che blocca la laurea  in ingegneria dei trasporti e si garantisca l’avvio di un corso di laurea fondamentale e strategico per l'intera Università Mediterranea di Reggio Calabria.

IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI

MICHELANGELO TRIPODI

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