Il motivo della mobilitazione è facilmente rintracciabile nelle norme contenute nel decreto “Destinazione Italia”, entrato in vigore il 24 dicembre scorso. «La contestazione sostenuta dalla categoria – interviene Francesco La Francesca, Segretario Provinciale di Confartigianato Imprese Trapani – nasce da un timore più che fondato e sul quale abbiamo lanciato non pochi allarmi. La riforma varata dal Governo in buona sostanza rende obbligatorio il risarcimento dei danni ai veicoli incidentati in “forma specifica”». In altre parole, con la riforma Rc auto s’impone all’automobilista di far riparare il proprio veicolo esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e da queste ultime pagate.
«L’inaccettabilità di quest’obbligo – continua La Francesca – è fisiologica da parte dei carrozzieri indipendenti che rischiano di chiudere a causa di queste sconsiderate disposizioni. Non solo, appare anche evidente come il diritto di scelta del proprietario del veicolo che non è più libero di preferire un’officina ad un’altra per la riparazione dei danni subiti». Le misure varate dal governo, che fuor d’ogni dubbio incidono negativamente sulla qualità della riparazione, impedirebbero ai cittadini la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dal carrozziere di fiducia.Per questi motivi è nata la mobilitazione che vede Confartigianato in prima linea e che entrerà nel vivo con il presidio davanti al Ministero dello Sviluppo Economico, dove i rappresentanti della categoria, dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 14, manifesteranno le ragioni della protesta e chiederanno la modifica delle nuove norme. Il presidio andrà avanti durante tutto l’iter di conversione del decreto “Destinazione Italia”.
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