Il bando della Regione prevede l'assegnazione dei suddetti fondi ai Comuni in ordine agli edifici sede di scuole materne, medie ed elementari e alle Province in ordine agli edifici sede di scuole superiori, principalmente con l'obiettivo di demolire edifici fatiscenti, effettuare le opere di ristrutturazione e di messa in sicurezza, implementare le strutture sportive e soprattutto, abbattere le barriere architettoniche e soprattutto con l'obiettivo di costruire nuovi edifici e acquistare gli arredi scolastici, rivolgendo particolare attenzione anche alle scuole che si trovano nelle isole minori e ai sistemi di risparmio idrico ed energetico.
Secondo quanto dichiarato dall'Assessore Scilabra questo sarebbe il terzo bando che prevede finanziamenti per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e in totale fin ora la Regione avrebbe investito circa novanta milioni di euro sull'edilizia scolastica, riuscendo ad utilizzare i fondi CIPE che erano rimasti bloccati per anni. L'Assessore ha inoltre espresso la volontà di realizzare un piano pluriennale per l'edilizia scolastica, in particolare per risanare gli edifici fatiscenti e costruirne nuovi.
Dichiara Leandro Bianco, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi: "Ci fa piacere che finalmente un amministrazione regionale rivolga un minimo di attenzione al tema dell'edilizia scolastica. Da anni lavoriamo su questo tema, ogni autunno portiamo in piazza migliaia di studenti sul tema dell'edilizia scolastica, abbiamo avviato un monitoraggio in tutte le scuole attraverso dei questionari sulla sicurezza e vivibilità delle nostre scuole e continuamente lanciamo allarmi su situazioni al limite e casi di crolli. Finalmente qualcuno ci ascolta"
"A tal proposito" - continua Bianco - "gli interventi che sta mettendo in atto l'Assessorato regionale e i propositi dell'Assessore Scilabra, di fare dell'edilizia scolastica una delle priorità della sua azione di governo nei prossimi anni, ci sembrano buoni. Dopo anni di governi regionali come quelli di Cuffaro e di Lombardo contraddistinti da un'assoluta mancanza di interesse per i problemi veri delle scuole e assenza di volontà di ascoltare e dialogare con gli studenti e tutto il mondo della scuola riteniamo sicuramente un segnale importante che qualcuno ascolti l'esigenze e i problemi che vivono gli studenti e si attivi per risolverli."
Secondo quanto è emerso nei giorni scorsi dalla quattordicesima edizione di “Ecosistema scuola 2013”, il rapporto annuale di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi scolastici, in Sicilia le condizioni degli edifici scolastici rimangono disastrose. Infatti secondo il dossier di Legambiente in Sicilia nessuna delle province rientra nella top 50 della classifica nazionale. Gli edifici costruiti dopo il 1974 in Sicilia sono il 32%, sotto il dato nazionale (38,7%), solo il 19,9% è stato edificato con criteri antisismici e il 57,7% necessita di interventi di manutenzione urgente contro il 37,6% della media nazionale. La media di spesa di ogni singolo edificio per la manutenzione straordinaria è ben il 91% inferiore a quella nazionale, mentre quella per l’ordinaria risulta ridotta del 43%. Anche per quanto riguarda le certificazioni tutti i valori si fermano sotto la media nazionale: solo il 26,3% degli edifici ha il certificato di collaudo statico, il 12,5 quello di agibilità, il 48,8% impianti elettrici a norma, il 26,3% il certificato di prevenzione incendi, il 29,9% la certificazione igienico-sanitaria.
Aggiunge Bianco: "Il dossier di Legambiente segnala la disparità degli investimenti per la manutenzione straordinaria e ordinaria tra nord e sud. Nel Nord la media degli investimenti per la manutenzione straordinaria è quasi tre volte quella del Sud, nonostante come appare evidente dai dati vi sia una maggiore necessità di interventi nel Meridione. Allo stato attuale la Sicilia per quanto riguarda l'edilizia scolastica rimane fanalino di coda del Paese. Di certo è positivo che finalmente questa Regione riesca ad utilizzare i fondi CIPE destinati all'edilizia scolastica dopo che per anni sono stati tenuti bloccati. Non basta però riuscire ad ottenere quei pochi fondi destinati alla manutenzione straordinaria. Occorre che la Regione trovi le risorse per investire anche sulla manutenzione ordinaria. Auspichiamo che gli interventi che sta mettendo in atto la Regione siano i primi passi per affrontare al meglio questa emergenza nei prossimi anni e cercare di far risollevare la Sicilia quanto meno su questo tema."
"Per fare in modo che questo sia possibile" - continua dicendo - "innanzitutto c'è bisogno di una programmazione degli interventi. Gli interventi a pioggia e non programmati non servono a risolvere pienamente una situazione permanente di emergenza. Apprezziamo la volontà dell'Assessore Scilabra di lanciare un piano triennale sull'edilizia scolastica che punti in particolare alla costruzione di nuove scuole visto che la nostra regione è sempre stata caratterizzata non solo da questa brutta politica degli affitti, che abbiamo sempre denunciato e dietro cui spesso ci sono tantissime speculazioni di soggetti privati, e da troppo tempo non costruisce nuovi edifici da adibire a scuole. Ma questo non può bastare. "
"La Regione" - secondo Bianco - "deve avviare un monitoraggio complessivo e sistematico dello stato di sicurezza delle scuole siciliane che ad oggi non esiste e bisogna farlo a partire dalla realizzazione dell'anagrafe regionale per l'edilizia scolastica, senza la quale non è possibile accedere a quelle informazioni che consentono a studenti, genitori e lavoratori della scuola di conoscere lo stato in cui versano gli edifici e alle istituzioni di avere un quadro preciso delle scuole che necessitano di interventi e quindi, anche un quadro di orientamento della programmazione e degli investimenti. Inoltre riteniamo necessario, e questo pensiamo che debba essere fondamentale per un governo che fa della legalità la propria bandiera, che venga nominata una commissione permanente che indaghi sulla regolarità degli appalti e della messa in sicurezza, troppo spesso condizionati dall'operato della criminalità mafiosa organizzata."
"Infine" - conclude dicendo - "non è possibile affrontare questa emergenza senza tenere conto che qualsiasi intervento per l'edilizia scolastica deve far parte di una riforma complessiva ed organica del sistema scolastico regionale che a nostro parere è possibile soltanto realizzando una legge quadro regionale sul diritto allo studio che l'Assessore Scilabra ha più volte detto di voler realizzare ma di cui ancora non c'è alcuna traccia. Se non si fa questo tutte le altre cose rimangono solo delle briciole dietro cui è possibile fare grandi annunci che però non possono far guarire un sistema malato quale quello siciliano, che è allo stadio terminale."
UFFICIO STAMPA RETE DEGLI STUDENTI MEDI SICILIA