Ciò significa che l’addizionale regionale all’ IRPEF per la Calabria continuerà a superare il 2 %, precisamente arriva al 2,03%, mentre l’IRAP manterrà l’aliquota ordinaria del 4,97 %.
Con questi numeri impressionanti la regione Calabria si colloca ai primi posti in Italia per il livello della tassazione IRPEF e IRAP.
E’ una notizia che solo qualche giornale ha riportato e sulla quale, invece, in generale sembra sia stata ordita una congiura del silenzio per non disturbare il manovratore.
Accade, dunque, quello che sembrerebbe inverosimile: nella regione che ha il più basso reddito procapite, la più alta disoccupazione, soprattutto giovanile, e la maggiore povertà, la tassazione aggiuntiva regionale continuerà, a causa del disastro provocato dalle politiche della destra alla regione, a toccare cifre da capogiro e sarà tra le più alte d’Italia.
L’inasprimento della pressione fiscale che si scarica indiscriminatamente sulla pelle dei calabresi senza alcuna distinzione di reddito o sociale, certifica il più completo e totale fallimento della gestione Scopelliti con particolare riferimento alla situazione della sanità calabrese.
Il mancato raggiungimento degli obiettivi programmati per l’anno 2012, le continue inadempienze gestionali e lo spostamento di ingenti risorse a favore della sanità privata, così come attestato dal cosiddetto “tavolo Massicci”, hanno determinato il cortocircuito del sistema e la conseguente conferma della crescita abnorme delle aliquote che gli incolpevoli cittadini calabresi saranno costretti a pagare nel 2014, mentre la qualità dei servizi sanitari peggiora sempre più, non esiste la sanità sul territorio e non vengono garantiti neanche i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), nonostante l’impegno generoso dei medici e degli operatori sanitari.
La propaganda, con effetti speciali sei per tre promossa da Scopelliti, non può cancellare questa tremenda realtà che vede un micidiale combinato disposto rappresentato dal fatto che più degrada e si impoverisce la sanità e più i calabresi vengono tartassati dalle inique imposizioni fiscali che debbono subire a causa dell’incapacità e del malgoverno di Scopelliti e della destra calabrese.
I calabresi sono costretti oggi a subire le stesse conseguenze nefaste che già patiscono da anni i cittadini di Reggio Calabria in seguito al fallimento del modello Reggio che ha dissestato la città provocando un’enorme disavanzo nelle casse comunali, con il risultato che oggi Reggio Calabria paga le tariffe per la Tares e per l’acqua che sono tra le più alte d’Italia mentre i servizi fondamentali (raccolta rifiuti, differenziata, approvvigionamento idrico, manutenzione stradale, ecc.) non vengono espletati condannando la città ad un degrado senza fine.
Di fronte a questo disastro generale e continuato non c’è che una sola cosa da dire: costoro prima se ne andranno a casa e meglio sarà per tutti.
IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI
MICHELANGELO TRIPODI