(ASI)Dopo lungo e sofferto travaglio, passato per la clamorosa bocciatura pre-natalizia del decreto legge “Salva Roma” (divenuto “Salva tutti” a forza di veti incrociati e distribuzione di contributi a pioggia), il “Milleproroghe” è stato suddiviso in due testi di d.l., emanati in “zona Cesarini” lo scorso 30 dicembre dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, uno per le misure più urgenti di carattere finanziario indifferibili e l'altro per prorogare i termini in scadenza previsti da disposizioni legislative.
Nel complesso il Milleproroghe contiene, fra l’altro, le norme legate all’ex d.l. “Salva Roma”, autorizzando a inserire fino a 115 milioni di euro nella massa passiva dei debiti di Roma Capitale oltre a circa 20 milioni di fondi per la raccolta differenziata, soldi che, come romano da più generazioni, considero buttati dalla finestra per come sono state condotte le ultime gestioni. Si parla anche degli “affitti d'oro”, con la possibilità per le pubbliche amministrazioni di rescindere i contratti di locazioni passive entro il 30 giugno 2014 ma con un preavviso di sei mesi, pertanto con scadenza il giorno successivo all’emissione del decreto (e qui sta l’inganno!).
Inoltre gli sfratti sono sospesi per sei mesi, ma solo per chi ha reddito familiare sotto i 21.000 euro e abbia nel proprio nucleo familiare figli fiscalmente a carico, malati terminali o portatori di gravi handicap, persone ultra-sessantacinquenni, escludendo i comuni più piccoli, insomma una combinazione quasi insormontabile di condizioni.
E’ anche prorogato il divieto di acquisizione, scaduto il 31 dicembre di partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani per i soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale con ricavi superiori a quelli fissati dalla norma relativa. Intanto verranno “graziati” i Comuni che non hanno rispettato il Patto di Stabilità, riducendo le relative sanzioni, e al Comune di Milano, per il solo anno 2013, sono attribuiti 25 milioni di euro come concorso alle spese per l’attuazione dell’Expo 2015 (qualcuno né controllerà la destinazione effettiva?). Ci sono poi doverose proroghe fiscali per i residenti dei Comuni alluvionati della Sardegna nel novembre 2013, altre misure concernenti le più recenti calamità naturali e viene introdotta un'imposta di 2,5 euro per ogni passeggero che sbarca sul territorio di un'isola minore, utilizzando compagnie di linea o imbarcazioni per trasporto persone a fini commerciali, nonché il solito ulteriore ventilato aumento delle aliquote di accisa e di imposta di consumo sui tabacchi. Oltre a ciò, visto che è stato bocciato il “Salva tutti”, tranne che per Roma e Milano, è in arrivo, un nuovo decreto "Salva Venezia".
Sul fronte del mancato introito per lo Stato, le
lobbies del gioco d’azzardo e delle
slot machines, beccate innegabilmente, su incarico della Corte dei Conti, dalla Guardia di Finanza che ha accertato irregolarità circa il mancato collegamento degli apparati al sistema centrale comportanti sanzioni per quasi 100 miliardi di euro in soli due anni, sono state “giustamente” tutelate da questo governo di larghe intese più clientelare che mai, riducendo il pagamento dovuto allo Stato a soli 600 milioni! A tal proposito, il colonnello Umberto Rapetto della GdF, che aveva coordinato l’indagine, è stato “ovviamente” già da tempo congedato e posto in riserva.
Va osservato, inoltre, che tali giri loschi e viziosi non accettano pagamenti tramite bancomat o carte di credito, come sarebbe logico per evitare l’evasione fiscale con la tracciabilità dei movimenti, ma esigono solo carta-moneta sonante, diventando quindi il sistema
ad hoc per giganteschi riciclaggi di denaro sporco di ogni provenienza, a partire dal traffico di droga, armi e prostituzione, fino al lavoro nero e alle tangenti, con le conseguenti compiacenti collusioni del modo politico e sindacale, che ben si guarda dal regolamentare tale materia fonte di voti e di reddito occulto. Ecco perché nella legge di “Stabilità” come nel “Milleproroghe” non figura alcun accorgimento circa la registrazione dell’identità e il divieto d’uso del contante nel gioco d’azzardo e nelle
slot machines, nonostante le ipocrite dichiarazioni d’intenti delle “nuove” generazioni, dai Letta agli Alfano e ai “cicciobello” Renzi, e con il silenzio complice di tanti altri. Ma non finisce qui, perché anche un altro importante metodo di lavaggio di denaro di dubbia provenienza, nel senso suddetto, rappresentato dalle società “
Money transfer”, continua ad essere ignorato, con l’aggravante e ulteriore danno che quei soldi versati in contanti finiscono all’estero, senza alcun controllo fiscale o identificazione di chi li presenta e di chi li riceve, rendendo l’Italia un paradiso fiscale per numerosi extracomunitari, spesso clandestini o senza reddito apparente, o di chi si serve di loro per trasferire ingenti somme di denaro in conti esteri. Inoltre, un altro settore ampiamente e cronicamente tutelato dal regime è quello delle cooperative rosse “
onlus”, non soggette a puntuali verifiche contabili del bilancio, ma solo a blandi controlli interni e senza incrocio dei relativi movimenti bancari fra tali cooperative e chi ha rapporti con le medesime “
onlus”.
Continueranno a beneficiare, quindi, di sovvenzioni pubbliche (impossibili da ottenere senza una qualche collusione clientelare, specie dalle Regioni) e private nonché donazioni, per costituire un ulteriore filone di riciclaggio di denaro sporco, derivante ad esempio da lavoro in nero e tangenti, e con la possibilità di costruire a tavolino costi inesistenti tramite false fatturazioni e relativi truffaldini bilanci, eludendo il fisco con enorme danno per l’erario dello Stato. Nello stesso momento in cui giungono a tutti gli italiani le cartelle di pagamento relative alla terza rata della TARES, comprendente anche la maggiorazione per servizi indivisibili dovuta allo Stato (concepita in modo a dir poco ingiustificato in base ai m² e non al numero degli occupanti di ciascun appartamento), con la nuova ma già nebulosa IUC in arrivo, il governo, che ha ridotto drasticamente l’uso del contante per qualsiasi pagamento, chiude dolosamente entrambi gli occhi sulle enormi fonti di evasione di cui sopra, facendo un grande regalo d’inizio 2014 (siamo del resto alla vigilia della Befana…) alle attività più losche e al collegato sistema di corruzione. Non è vero dunque che vengono chiesti sacrifici a tutti, ma a quasi tutti, considerando anche la benevolenza miliardaria nei confronti delle banche, delle varie CIR e controllate come Sorgenia.
Altro che ripresa: senza più un euro in tasca, come farà a girare l’economia con la compressione dei consumi e la riduzione del relativo gettito IVA per lo Stato?
Per completezza, va detto che è stato emanato dal Governo pure un provvedimento per la riallocazione di 6,2 miliardi di euro provenienti dai fondi strutturali della UE, altrimenti andati persi, assegnandone 2,2 al sostegno delle imprese (compreso 1,2 miliardi per l'accesso al credito già garantito dalla Legge di Stabilità), 700 milioni in misure per favorire il sostegno al lavoro e all'occupazione, tramite la riduzione del cuneo fiscale, 300 milioni per il contrasto alla povertà e 3 miliardi a sostegno delle economie locali: vedremo che fine farà e che effetti sortirà questa ulteriore pioggia di quattrini.