(ASI)Sono soddisfatta e al contempo commossa nel leggere l’odierna notizia riguardante l’intenzione, da parte del Ministro Cancellieri, di introdurre il reato di Omicidio Stradale.
Lo afferma
Elisabetta Cipollone, socio fondatore dell'Associazione per la tutela dei diritti
Italia Vera e mamma di
Andrea De Nando, ucciso mentre attraversava la strada con il fratello gemello a soli 15 anni.
Sono anni che ci stiamo battendo e spero che questo rappresenti un’inversione di tendenza alla superficialità e che finalmente questa tipologia di reato possa avere il giusto spazio all’interno del codice penale che, non prevedendolo, continua silente la sua complicità con persone che, senza alcun senso della vita, minano ogni giorno la vita altrui.Mi piace credere che qualcosa stia cambiando. Voglio crederci!
Conclude Barbara Benedettelli, scrittrice e presidente dell'Associazione, affermando che "l'introduzione del reato specifico, che resti o meno nel colposo, è fondamentale per dare una propria "fisionomia" a un reato che fa oltre 10 vittime al giorno e che riguarda non solo una parte di cittadini ma tutti. La strada è un bene comune, ne usufruiamo in tutto l'arco della vita da zero a 100 anni. Occorre maggiore consapevolezza dei pericoli e anche delle responsabilità"
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