(ASI) Roma - Il 21 dicembre ricorreva il 150° anno della morte del grande poeta Giuseppe Gioachino Belli. Nessun gesto ufficiale da parte del Comune di Roma Capitale sotto la statua nell'omonima piazza per una ricorrenza così importante a cifra pari. Ma per omaggiarlo si trova un giardino non curato, con bottiglie e sporcizia varie tra le erbacce e fin dentro lacqua ai bordi delle due piccole fontane ai lati della monumento realizzato da Tripisciano.
Solo i poeti e i soci del Centro Romanesco Trilussa (morto lo stesso giorno per una strano scherzo del destino del Belli ma di 63 anni fa) omaggiano come ogni anno in forma del tutto autorganizzata con una corona e pensieri floreali spontanei sotto le due statue nelle piazze omonime nel centralissimo rione di Trastevere. Poeti affermati in campo culturale che ne custodiscono fedelmente i contenuti incontrandosi ogni lunedì nella loro associazione di Piazza Santa Chiara accanto al mitico (oggi un po meno per le tradizioni) Teatro Rossini, e studenti di una scuola curata dallattore Renato Merlino si passano il testimone dellautentica romanità popolare della Caput Mundi a suon di poesie lette vicino ai 2 busti dei poeti di Roma in una scena molto suggestiva. Chissà che sonetto avrebbero scritto oggi per questa dimenticanza del Sindaco e della sua Giunta non passata certo inosservata
Renato Merlino (attore)
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