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(ASI)"Quello della bufera giudiziaria che ha travolto l'Assessore regionale Luigi De Fanis, sembra un film già visto: e non per gli esiti processuali - per i quali non resta che attendere - ma per la consueta disinvoltura con cui un l'indagato è stato sottoposto alla gogna mediatica susseguente alla misura restrittiva".
Sono le parole con cui il segretario di Radicali Abruzzo, Alessio Di Carlo, ha commentato la notizia dell'arresto dell'Assessore Regionale del Pdl, Luigi de Fanis. "Accanto alla sistematica violazione del principo di innocenza - ha proseguito l'esponente radicale - tocca constatare l'anomalia della pubblicazione da parte di alcuni organi di stampa di stralci di intercettazioni telefoniche che dovrebbero essere coperti da segreto istruttorio".Di Carlo ha inoltre ribadito la particolare cautela da prestare nei confronti di chi, fino a sentenza definitiva di condanna, deve considerarsi cittadino innocente "tanto più a sei mesi dal voto regionale".Secondo Di Carlo poi "non sono state diffuse notizie sufficienti riguardo gli eventi organizzati dal Mascitti, quando e dove si sono svolti, né informazioni adeguate sulla Società Italiana di Cultura, la ONLUS che organizzava gli stessi"."Le uniche informazioni a riguardo - ha concluso Di Carlo - sono reperibili dallo statuto disponibile on line e sembrano parecchio interessanti.
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