(ASI) “L’implacabile scure del piano di rientro si abbatte sulla sanità regionale e non guarda in faccia nessuno. I cosiddetti tagli lineari per rientrare dal deficit, questa volta colpiscono il Sant’Andrea, il moderno ospedale sulla Cassia, con un ampio bacino d’utenza e alcune specialità che negli anni si sono distinte”.
Commenta così il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato la riorganizzazione del dipartimento di Scienze Chirurgiche del nosocomio di via Grottarossa. “Così si smembra uno dei reparti più qualificati della capitale per interventi in laparoscopia, ovvero Chirurgia 2, in cui una équipe specializzata in interventi non invasivi perderà tutto il know-how acquisito con gli anni. Stupisce – commenta Maritato – la doppiezza dei nostri amministratori che, a parole sostengono di non toccare le eccellenze e non scalfire la qualità del servizio sanitario regionale. Di fatto, vanno sempre a impoverire i reparti di qualità, scelte di cui fanno le spese sempre i cittadini, privati della possibilità di un intervento in massima sicurezza, non cruento, che non richiede giorni e giorni di degenza e quindi favorisce i risparmi.
Chiediamo al presidente Zingaretti – insiste Maritato – e alle direzioni aziendali, di non procedere a tagli di tal genere se prima non passa un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Altrimenti, ci proponga delle alternative, in modo da orientare i cittadini alle strutture migliori e più qualificate per certi trattamenti”.
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