(ASI)
Lettere in Redazione - In diretta dalla radio ascolto un macabro "tutto il morto minuto per minuto". Non è un rimprovero alla radiocronaca. Questa volta,di fronte alla enormità della tragedia,è un aggiornamento necessario per poterne definire i contorni.
Naufragio al largo di Lampedusa,uno dei tanti. Ed il mare che si riempie di cadaveri. Donne e bambini in gran numero. Tanti,ma proporzionalmente pochi,i superstiti. A questo momento,alle 11 della mattina,si teme che il conto totale potrebbe superare le 300 vittime. Una enormità.....povera gente...in fuga da realtà senza futuro alla ricerca di un filo di speranza per se stessi e,soprattutto,per i propri bambini. Filo sempre labile,affidato a mercanti senza scrupoli ed alla benevolenza del Fato. Che,spesso crudele e beffardo,taglia quel filo a pochi metri dalla salvezza. E non c'è scampo...per i bimbi,le mamme,i giovani. Fine della speranza...per loro. Non è giusto,umanamente e moralmente è profondamente ingiusto. Anche io mi sento parte colpevole di un mondo che non sa far niente per fermare queste stragi. Che,assieme alle altre quotidiane,sono la comprovata evidenza di quale stupida umanità facciamo parte.
Vincenzo Mannello
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