A quanto pare, non si riesce a licenziare neanche il provvedimento più importante per le aziende, l’atto aziendale per il quale la Regione Lazio, con il decreto commissariale U206, ha dettato le linee guida che gli attuali direttori generali, quasi tutti nominati dalla precedente giunta, non riescono a far accettare a operatori e istituzioni. Così – precisa Maritato – vediamo la sollevazione generale contro l’atto a Frosinone, complicata da una pronuncia del Tar che dichiara illegittima la nomina del commissario Vincenzo Suppa. Per non parlare di Viterbo, dove il decisionismo di Luigi Macchitella si scontra con le esigenze delle comunità locali e poi Latina, dove l’atto aziendale rimane un oscuro documento non presentato a nessuno.
Siamo alla farsa. Con questi presupposti – chiosa Maritato – ci chiediamo come pensi il presidente di domare tutti gli attori che ruotano intorno a una sanità ormai fuori controllo”.