Esistono diverse normative a livello nazionale che tutelano l'ambiente dallo scarico di rifiuti e dall'inquinamento delle acque, che prevedono a seconda dei casi sia sanzioni amministrative che penali. A tal proposito, si può citare il D.LGS 152/1999 modificato dal D.LGS 258/2000 che si occupa dell'inquinamento delle acque e il divieto di abbandono rifiuti regolamentato dagli articoli 255 - 256 del D.LGS 152/2006 con sanzioni che variano a seconda se il trasgressore è un singolo privato oppure una impresa o ente.
Queste normative, anche se ci sono, sono puntualmente disattese e trasgredite in tutta Italia; infatti, ogni giorno corre notizia del ritrovamento ovunque nel territorio nazionale di discariche a cielo aperto e di scarti inquinanti sia civili che industriali che invece di essere collegati alla rete fognaria e tramite collettori ai depuratori, vengono scaricati direttamente nel corso dei fiumi, come avviene anche nella Val Pescara, dove il letto del fiume, come si evince dal video - denuncia che ci ha fornito il signor Di Biase, è ridotto a una discarica a cielo aperto di ogni genere e tipo e le acque sono ormai putride.
FIUME PESCARA DISCARICA E FOGNA A CIELO APERTO: https://www.youtube.com/watch?v=IR_r-UEoesw
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione