E lo fa sotto il grande marchio di VisioTrade Spa, dal 2009 a oggi sinonimo indiscusso di leadership, garanzia e affidabilità in Italia nel settore del cosiddetto corporate barter, con una copertura nazionale strategicamente dislocata in tutta la penisola e volumi da capogiro: oltre 22 milioni di euro di scambi commerciali realizzati in compensazione e ben oltre 50 milioni previsti come obiettivo nell’anno in corso.
VisioTrade, vale a dire lo scambio equivalente, “la transazione commerciale al centro del nuovo e fortunato modello di business capace di creare rapporti commerciali utili, efficaci ed efficienti fra imprese, restituendo valore concreto a beni e servizi che altrimenti rischierebbero di non poter più circolare sul territorio a causa della grave carenza di liquidità, e alla negazione dell’accesso al credito al consumo, ovvero i due ostacoli che sino a poco tempo fa parevano insormontabili per gli attori economici italiani in preda a una crisi mondiale che appare senza fine”, spiega Cristiano Bilucaglia, ingegnere biomedico e informatico, Fondatore e Presidente di VisioTrade Spa.
“La risposta alla perdita di senso e di valore dell’euro è l’eurocredito, la valuta complementare ideata e attuata con successo in tutta Italia da VisioTrade Spa, che fa rima con economia di produzione, motore e stimolo di primaria importanza per arginare il deflusso di piccole e medie imprese - da sempre il tessuto produttivo nazionale per antonomasia -, salvaguardando occupazione e creandone di nuova, in un momento storico in cui questo appare come un risultato impossibile per la politica e l’imprenditoria, ma non per noi fedeli seguaci del barter”, prosegue l’ingegnere.
Risparmiando liquidità alla fonte, sfruttando gli invenduti, incrementando i rapporti aziendali in nome di una reale crescita di fatturato, persino patrimonializzando in un mercato parallelo che ha reso possibile ciò che con la moneta corrente fior di conio non è più possibile fare.
“La congiuntura economica internazionale in atto ha massimizzato le mire espansionistiche immobiliari sull’Italia da parte dei grandi gruppi di poteri occulti e non internazionali”. Ma c’è di più. “Essi fanno capo in primo luogo a Germania, Francia, Inghilterra. Paesi che vivono speculando sull’acquisto del nostro debito pubblico, lasciandoci in braghe di tela, e con ammanchi che si sviluppano alla velocità di un cancro inarrestabile. Il barter esiste con successo da anni nelle nazioni anglosassoni, e persino in Australia: laggiù il baratto fra imprese è una leva economica eccezionale, e per dare un’idea della portata del fenomeno basti pensare che gli elenchi degli associati a circuiti di barter fra imprese hanno lo spessore delle nostre Pagine Gialle”, racconta Bilucaglia.
“Il Patto di stabilità, la mancata erogazione sul territorio di liquidità di banche e istituti di credito italiani – strategicamente salvati in extremis dal possibile rischio default sotto il Governo Monti da una pioggia di denaro piovutagli addosso dalla Banca Centrale Europea - i quali si sono ben guardati dal ridistribuirla quale ricchezza a favore delle masse. A ciò si aggiunga una politica economica comunitaria restrittiva imposta all’Italia, apparentemente tesa a ridurre il deficit nazionale, ma in realtà volta ad azzerare drasticamente la capacità di produzione interna, il nostro prodotto interno lordo: tutti problemi che in un mercato parallelo improntato sul cosiddetto baratto moderno fra imprese non esistono, grazie a un’ottima e innovativa interazione tra il meglio delle piattaforme informatiche attualmente in circolazione, e il concetto di scambio equivalente, alla pari, che per definizione non conosce squilibri legando la propria esistenza al concetto di equilibrio stesso”.
E il tutto, prosegue il Presidente di VisioTrade Spa, “al contrario dei mercati finanziari mondiali, in cui il valore nominale del denaro prevale su quello reale, ove la naturale legge della domanda e dell’offerta ha lasciato il posto alla speculazione, con conseguente perdita di chance in termini produttivi e riduzione drastica dei posti di lavoro, oltre all’impossibilità, in un simile scenario, di poterne ex novo creare di altri”, aggiunge Cristiano Bilucaglia.
“Ripartire dalla polverizzazione, dai piccoli esercizi commerciali che sono l’anima economica e sociale di quartieri, borghi, paesi e città, portare la lieta novella del baratto fra imprese in mezzo agli artigiani e i professionisti per offrire loro un metodo alternativo di sviluppo, un acceleratore d’impresa, un sistema di pagamento nuovo e sicuro, e soprattutto a rischio zero di insoluto, contrariamente a quanto accade per le banche tradizionali. VisioTrade produce ricchezza reale e la garantisce sotto il profilo degli incassi, proprio grazie all’istituzione di un Fondo di Garanzia cui partecipano in proporzione percentuale tutti coloro che comprano, vendono e dunque transano all’interno del commerce network”, conclude Mauro Lorenzo Marinelli, Componente del Board di VisioTrade, Direttore Generale dell’azienda, tarantino d’origine ma piemontese d’adozione, Componente del Board di VisioTrade Spa, Direttore Generale dell’azienda nonché tarantino d’origine e piemontese d’adozione, che ha scelto di portare con coerenza nella propria terra natia i benefici effetti del baratto tra imprese, in una ideale e reale linea di confine che unisce sotto il vero rilancio economico il Nord e il Sud.
“Entrando nel vivo della questione, in riferimento alla Puglia e non solo, non si capisce perché in Italia la domanda di turismo in ingresso superi di gran lunga la capacità produttiva di questo settore, che da solo basterebbe a risolvere ampia parte dei problemi di bilancio nazionale, se non rimanesse volutamente, per ragioni di potere e convenienze, inespressa”. E aggiunge: “L’Italia sa benissimo come difendersi da spread e affini: semplicemente producendo, al di là degli interessi legali e non che da sempre impediscono al Sud - ove paradossalmente è maggiore la richiesta - a questo comparto di proliferare. Il denaro è sempre stato visto come il fine e non il mezzo. VisioTrade è invece il mezzo che favorisce il business attraverso un’intelligente strategia di interrelazione mirata, capace di rapportare tra loro in modo corretto e soddisfacente sogni e bisogni sulla falsariga della legge economica più antica al mondo, ma che pochi, volontariamente, ricordano, o meglio, fanno finta di non ricordare: quella della domanda e dell’offerta”, conclude Marinelli.
Come dire, dal Piemonte alla Puglia in nome della produzione. Le tre “P” non sbagliano mai: passione, professionalità, prodotto. Parola di VisioTrade Spa.