Già in questo momento tutta l'attenzione dei grandi media sarà concentrata sulla famigerata "analisi del voto".
Politici,politologi,giornalisti,professoroni ed intrallazisti vari discetteranno su "vincitori e vinti". Tacendo,dopo magari un fugace passaggio,sulla ulteriore crescita dell'astensione.
Perché ? Probabilmente per stolta incapacità di comprendere che moltissimi italiani siamo assolutamente certi che questo sistema partitocratico non rappresenti piú la metà della volontà popolare.
E che questo vero e proprio regime consociativo che soffoca l'Italia sia diretto verso la propria implosione. Ovvero,per dirla breve,chiunque governi in nome di questo tipo di democrazia porterà il Paese al disastro economico,politico e morale.
So bene che la colpa della astensione,secondo i politici interessati ed i loro soci,ricade sugli astensionisti stessi.
Si trincerano sul disimpegno di un mare di cittadini per giustificare la loro stessa esistenza.
In realtà non capiscono,o fanno finta di non capire,che i loro spazi ed il loro tempo sono sempre piú ridotti.
Prima o poi,quando la maggioranza dei cittadini non andrà alle urne, in assenza di una legge elettorale in cui si annulli qualunque elezione che non raggiunga il 50% +1 dei votanti,la delegittimazione degli "usurpatori" eletti sarà tale da arrivare ad una resa dei conti.
Fatalmente. Ed allora il fatto di essere stati ciechi nel non vedere l'astensionismo,non costituirà certo una attenuante.