(ASI) Rubiera. Marta Cuscunà, Elio De Capitani, Oscar De Summa, Francesco Mandelli, Giuliana Musso, Fausto Paravidino, Mario Perrotta, Piccola Compagnia Dammacco, Carrozzeria Orfeo, Compagnia Berardi Casolari, tra i protagonisti della stagione di prosa 2018/2019 programmata da La Corte Ospitale.

Rubiera. Grande qualità, impegno, attenzione alla contemporaneità ma soprattutto un teatro per tutti, sono gli elementi che caratterizzano la stagione di prosa 2018/2019 del Teatro Herberia di Rubiera. Una stagione ideata e promossa da La Corte Ospitale che porta a Rubiera alcuni tra i protagonisti della scena contemporanea italiana: Marta Cuscunà, Elio De Capitani, Oscar De Summa, Francesco Mandelli, Giuliana Musso, Fausto Paravidino, Mario Perrotta, Piccola Compagnia Dammacco, Carrozzeria Orfeo, Compagnia Berardi Casolari, per dodici spettacoli tra ottobre 2018 e aprile 2019.

“Tante novità a Rubiera, molti spettacoli, - afferma Giulia Guerra, direttrice de La Corte Ospitale - come è nella nostra tradizione, che partono da qui per la tournée perché è qui che ne abbiamo ospitato le delicate fasi di gestazione. E tutti gli spettacoli che abbiamo scelto sono spettacoli che, ciascuno secondo le sue cifre specifiche, entrano in relazione con le vite degli spettatori, che ne toccano delle corde vive e scoperte. Tanti i temi attraversati, tanti i fili conduttori, primo tra tutti, l’attenzione alla drammaturgia contemporanea, in special modo quella italiana. Portiamo a Rubiera, nella nostra stagione, che è il punto di arrivo di un anno di lavoro, la migliore qualità della nostra scena contemporanea, tra spettacoli prodotti e ospitati, perché il nostro pubblico possa condividere con noi e con gli artisti, momenti unici, all’interno di un luogo, quello teatrale che nelle nostre intenzioni è e sarà sempre di più luogo di contaminazione, di condivisione, di crescita di una comunità attraverso continue pratiche di dialogo e scambio reciproco.”

La stagione 2018/2019 del Teatro Herberia prende il via mercoledì 24 ottobre con Tanti Saluti, un progetto di teatro civile clownesco di Giuliana Musso che porta in scena il tema del morire ai nostri tempi. Sei brevi monologhi mettono al centro l’esperienza diretta e la sua autentica forza poetica. Unici oggetti di scena: tre nasi rossi e una buffa cassa da morto. A 10 anni dal debutto, lo spettacolo vive una nuova vita e torna a girare l’Italia, portando risate e commozione.

Venerdì 9 novembre per la regia di Roberto Cavosi, in scena la mise en espace dei testi commissionati per SCRIPT, progetto de La Corte Ospitale, con il supporto di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, di sostegno alla formazione di una giovane generazione di drammaturghi attraverso la commissione di drammaturgie contemporanee ad autori under 35. Gli attori sono Antonio Tintis, Luigi Tontoranelli, Miana Merisi, Antonella Miglioretto. Le drammaturgie originali: Sex.com di Marco Gnaccolini, Sonnambuli di Camilla Mattiuzzo e Totem di Michele Mazzone. La serata sarà anche l’occasione per presentare la pubblicazione del volume contenente i tre testi, numero zero di una nuova collana editoriale curata dalla Corte Ospitale.

Sabato 24 novembre viene presentato a Rubiera Libri da ardere. A distanza di dieci anni torna in scena con Elio De Capitani, come allora nel ruolo protagonista, e due nuovi interpreti Alessandro Bruni Ocaña e Carolina Cametti. Ironica e maliziosa per alcuni, nera, sulfurea e morbosa per altri, Amélie Nothomb è autrice di romanzi di successo che hanno ispirato film e spettacoli, tuttavia ha scritto un unico testo teatrale, Libri da ardere. Cristina Crippa, sua assidua lettrice, nel 2006 ha scelto di portarlo in scena, certa della forza dei tre personaggi coinvolti in questo gioco crudele. Il riallestimento è una coproduzione Teatro dell’Elfo, La Corte Ospitale.

Giovedì 13 dicembre il Teatro Herberia ospiterà l’anteprima di Cantiere aperto in nome del padre, uno spettacolo di e con Mario Perrotta, con consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati, produzione Teatro Stabile di Bolzano. Si partirà dall’oggi, dallo stravolgimento delle figure di “padre - madre - figlio” che il nuovo millennio ha portato con sé, per spogliarli progressivamente del quotidiano e riportarli, nudi, all’essenza delle loro relazioni. Uno sguardo sul presente, per indagare quanto profonda e duratura è la mutazione delle famiglie millennials e quanto di universale, eterno, resta ancora.

Lunedì 17 dicembre, dopo un periodo di residenza in Corte Ospitale, torna a Rubiera Francesco Mandelli con Proprietà e atto. Esilio permanente. Un testo di Will Eno, per la regia di Leonardo Lidi, coproduzione La Corte Ospitale e Bam Teatro, che vede per la prima volta Mandelli protagonista in teatro.
Proprietà e atto di Will Eno è idealmente un terzo tempo, dopo Thom Pain e Lady Grey di riflessione sull’esistenza e il valore del tempo nelle nostre vite. Will Eno, celebre drammaturgo del teatro minimale americano, già finalista Pulitzer per la sezione Teatro con Thom Pain nel 2005, in Proprietà e atto con ironia e sarcasmo – senza dimenticare le digressioni poetiche a cui la sua scrittura ci ha abituato - concentra la sua riflessione sulla vita come stato di esilio permanente.

Il 2019 al Teatro Herberia inizia il 16 gennaio con La buona educazione, uno spettacolo di Mariano Dammacco, con Serena Balivo (premio UBU 2017 come miglior attrice under 35), produzione Piccola Compagnia Dammacco e Teatro di Dioniso. Che cosa accade quando un’anima solitaria, così solitaria da fare della solitudine la propria identità, si scontra con l’anima di un bambino di tredici anni appena rimasto orfano di madre? Cosa accade quando una solitudine così fiera e accanita viene forzata ad avere compagnia? Accade che comincia un viaggio, un viaggio scomodo, un viaggio stretto, spigoloso, accidentato, pericoloso. Un viaggio che vede protagonisti due compagni d’avventura che non parlano la stessa lingua, non si comprendono, non si assecondano, non hanno come fine un obiettivo comune.

Martedì 29 gennaio, Marta Cuscunà, anche lei dopo un periodo di residenza in Corte Ospitale per la creazione dello spettacolo, torna a Rubiera con il nuovo lavoro Il Canto della caduta. Uno spettacolo liberamente ispirato al mito del regno di Fanes, una tradizione popolare dei Ladini, che vuole portare alla luce il racconto perduto di come eravamo, di quell'alternativa sociale auspicabile per il futuro dell'umanità che viene presentata sempre come un'utopia irrealizzabile. E che invece, forse, è già esistita. La messinscena si propone di unire l'immaginario ancestrale dell'antico mito ladino all'applicazione dei principi di animatronica con cui vengono animati i pupazzi, ideati e realizzati dalla scenografa Paola Villani. Il canto della caduta si inserisce nel panorama di teatro di figura italiano, ancora molto legato alla tradizione popolare, e ne scardina l'immaginario grazie alla scelta di utilizzare per la movimentazione dei pupazzi, alcune tecnologie comunemente applicate al mondo degli effetti speciali per il cinema.

Domenica 10 febbraio, Carrozzeria Orfeo con Cous Cous Klan, protagonisti assoluti della serata, in scena Angela Ciaburri, Alessandro Federico, Pier Luigi Pasino, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi. “Ancora una volta Carrozzeria Orfeo sarà impegnata a fotografare senza fronzoli un’umanità socialmente instabile, carica di nevrosi e debolezze, attraverso un occhio sempre lucido, divertito e, soprattutto, innamorato dei personaggi che racconta.” In tutto il mondo l’acqua è stata privatizzata. Ormai da dieci anni, fiumi, laghi e sorgenti sono sorvegliati dalle guardie armate del governo, che non permettono a nessuno di avvicinarsi alle fonti idriche. Il divario tra ricchi e poveri è allarmante e mentre i primi vivono all’interno delle cosi dette recinzioni, ovvero città recintate da filo spinato e sorvegliate da telecamere di sicurezza, i secondi tentano di sopravvivere al di fuori di esse lottando ogni giorno contro la mancanza di cibo e di acqua. In un parcheggio abbandonato e degradato dietro ad un cimitero periferico, sorge una micro comunità di senzatetto, all’interno della quale sono parcheggiate due roulotte fatiscenti.

Giovedì 21 febbraio la stagione prosegue con lo spettacolo Amleto take away di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, produzione Compagnia Berardi Casolari e Teatro dell’Elfo. Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato, passo dopo passo, il personaggio ideale cui affidare il testimone di questa indagine. Ma l’Amleto di Amleto take away procede anche lui alla rovescia: è un Amleto che preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono.

Martedì 12 marzo, Oscar De Summa, artista prodotto da Corte Ospitale, porta a Rubiera il suo ultimo spettacolo, che lo vede autore e protagonista, Suol Music-Dal lato opposto. Soul è la storia della formazione di un gruppo di musica soul nella Puglia degli anni ‘90. Dopo il successo della Trilogia della Provincia, Oscar De Summa torna alle atmosfere e ai colori del sud con un racconto di conflitti e passioni intenso, corale, generazionale.

Domenica 31 marzo, penultimo appuntamento della stagione è lo spettacolo Il senso della vita di Emma, di Fausto Paravidino, con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Eva Cambiale, Jacopo Maria Bicocchi, Angelica Leo, e con Gianluca Bazzoli, Giuliano Comin, Giacomo Dossi, Marianna Folli, Emilia Piz, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella, una produzione Teatro Stabile di Bolzano, in coproduzione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. Il senso della vita di Emma delinea l’epopea di una famiglia che va dagli anni Sessanta - quando i genitori di Emma si conoscono - fino ai giorni nostri. Una fitta rete di relazioni tra due famiglie di amici tracciano l’affresco di alcuni decenni di vita italiana, quelli in cui è nata e cresciuta la Generazione X.

Chiude la stagione martedì 9 aprile, lo spettacolo Era tuo padre, di Alessandro Gallo, regia di Carlo Caracciolo, con Luigi Credentino, Alessandro Gallo, Irene Grasso, Marco Ziello. La storia di una figlia coraggiosa, di un futuro boss, di un fratello fragile e di un padre colpevole. È la storia di Camilla e dei suoi fratelli Giosuè e Alberto, sangue dello stesso sangue, figli di un imprenditore campano emigrato, su al nord, sulla via Emilia. Un camaleonte della moderna camorra che riesce in pochi anni a sostituire gli abiti sporchi di calce per indossare un colletto bianco e vivere il nord attraverso banche, aziende di intermediazione finanziaria, appartamenti di lusso e gioco d’azzardo. Questa è la storia di una mafia bulimica che ha divorato il nord lasciando un territorio spaesato, confuso, incredulo e omertoso.

Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.
Dal 1 ottobre è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli della stagione, e gli abbonamenti a 5 o 11 titoli. Biglietto intero € 14; ridotto € 12 riservato socio arci/coop; ridotto € 8 under 25 anni, over 65 anni, carta doc Emilia-Romagna, universitari Unimore; ridotto € 2 per under 25 residenti a Rubiera. Abbonamento ALL (11 spettacoli) € 100; abbonamento ALL (11 spettacoli) € 80 riservato carta doc Emilia-Romagna, under 25, over 65, universitari Unimore; abbonamento SMART (5 spettacoli) € 50.
Con gli abbonamenti ALL in regalo shopper Teatro Herberia – La Corte Ospitale e libro SCRIPT, mentre con gli abbonamenti SMART in regalo shopper Teatro Herberia – La Corte Ospitale.
Lo spettacolo SCRIPT in programma il 9 novembre 2018 è a ingresso gratuito.
È possibile prenotare i biglietti telefonicamente al numero 0522621133, via email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Prevendita su www.vivaticket.it
Il Teatro Herberia è in Piazza Gramsci 1/b, Rubiera - Tel. 0522 620852.
La biglietteria del teatro è aperta ogni sera di spettacolo a partire dalle ore 20.

Dal ottobre 2018 a maggio 2019 presso La Corte Ospitale, in via Fontana 2 a Rubiera, si svolgerà, inoltre, il corso teatrale “Dalla drammaturgia all’attorialità”, condotto da Alessandro Gallo. Un corso per coloro che desiderano attraversare molteplici linguaggi teatrali con un approccio diverso rispetto alla drammaturgia e alla sua messa in scena. Scrittura ma anche interpretazione e regia. Il corso è aperto a non professionisti dai 12 anni in su. Al termine si terrà uno spettacolo al Teatro Herberia. Per informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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