(ASI) Torino – Primo appuntamento dell’anno nuovo, che introduce alla seconda metà della stagione 2016/2017 dell’Orchestra da Camera “Giovanni Battista Polledro”, il prossimo 16 febbraio al Conservatorio di Torino alle ore 21. Un’occasione d’ascolto di musica “classica” del Novecento dopo una serie di concerti, da settembre a novembre scorso, con solisti, interpreti e proposte rilevanti e originali.
Nell’ottobre scorso la Polledro ha inaugurato la stagione con un concerto celebrativo dei sessant’anni di sodalizio artistico di Bruno Canino e Antonio Ballista, per l’occasione affiancati da Roberto Issoglio. È poi seguito a novembre un concerto diretto da Roberto Peña Quesada, titolare dell’Orchestra Sinfonica dello Stato del Chiapas, che ha proposto brani “esotici” ed elettrizzanti della tradizione musicale del Messico. Infine, un passo di lato per la Polledro quale protagonista, ma uno in avanti come promotrice di eventi culturali, con la Theresia Youth Orchestra, ospitata all’Auditorium Vivaldi, sotto la direzione di Chiara Banchini. Sempre al Vivaldi si è tenuto a settembre il primo dei due appuntamenti prodromici alla stagione, quello che la Polledro ha dedicato alla settecentesca scuola violinistica piemontese, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Mentre il secondo si è svolto a Santa Margherita Ligure per il Sibelius Festival a inizio ottobre, circostanza in cui l’Orchestra ha collaborato con una protagonista della musica finlandese: la concertista di kantele Eva Alkula.
Un’immersione nel Novecento storico di matrice francese (per una realtà musicale che ultimamente si è distinta anche per l’esecuzione di brani di compositori contemporanei) è il concerto del prossimo 16 febbraio, in cui il M° Federico Bisio torna sul podio della compagine orchestrale da lui fondata. Il programma della serata prenderà le mosse dalla “Sinfonietta in re minore per archi” op. 52 di Albert Roussel (1869 - 1937), in cui riecheggia l’evoluzione stilistica messa in atto dal compositore negli anni ’30, con una presa di distanza dalle atmosfere impressionistiche dei suoi primi lavori. Preziosismi e arabeschi, influenzati dal suo viaggio in Oriente, si contrappongono alla sintesi costruttiva del “Marchand de sable qui passe” op. 13, altra pagina rousseliana proposta. L’opera di rinnovamento della danza operata da Diaghilev con i suoi “Balletti russi” è geneticamente impressa da Igor Stravinskij (1882 - 1971) nel suo “Apollon Musagète”, balletto in due quadri op. 57, partitura per soli archi dalla lineare, tornita bellezza neoclassica. Il concerto si chiuderà con “Le tombeau di Couperin” di Maurice Ravel (1875 - 1937), celeberrima suite i cui movimenti sono dedicati alla memoria di altrettanti amici perduti nella Grande guerra.
“Con questo concerto abbiamo scelto di confrontarci con il Novecento musicale, tanto affascinante quanto complesso. Come sempre cerchiamo di essere innovativi, pur senza rinunciare alla tradizione: anche in questo caso proponiamo un importante compositore, ma poco eseguito, come Roussel” spiega Federico Bisio.
“Dopo questi mesi per me trascorsi nella progettazione della stagione 2017/2018 - continua il direttore stabile della Polledro - torniamo sulla scena culturale torinese con un’offerta musicale che in primavera sarà connotata dalla presenza di grandi artisti: penso agli ultimi due concerti, al “Werther” di Pugnani il prossimo 13 maggio con la voce recitante di un’eccellenza del teatro italiano come Ugo Pagliai, e al “Concerto per violino” di Beethoven il 27 maggio, eseguito con noi e per noi da un artista straordinario quale Shlomo Mintz. Non mancherà anche la valorizzazione dei nostri giovani talenti, con l’appuntamento del 23 marzo, dove il nostro primo violino, Tommaso Belli, sarà l’interprete del “Concerto per violino n. 4” di Mozart.
Maggiori informazioni sul sito dell'Orchestra Polledro www.orchestrapolledro.eu, su Facebook alla pagina “Orchestra Polledro” e Twitter: @Polledro.