(ASI) Cultura - 1265-2015 anniversario importante per la cultura italiana e mondiale. Le celebrazioni per i festeggiamenti della ricorrenza della nascita di Dante sono partiti dal Senato con una magnifica elocuzione di Roberto Benigni.
Si sono aperte il 4 maggio a Roma a Palazzo Madama. Erano presenti il capo dello Stato Mattarella, il presidente emerito Napolitano, i ministri dei Beni Culturali Franceschini, il cardinal Ravasi ed il presidente del Senato, Pietro Grasso.
Monsignor Ravasi ha letto in Senato una lettera di Papa Francesco che definisce Dante profeta di speranza.
Benigni, scherzando, ha continuato affermando che Dante è stato rovinato dalla politica. "Era fiorentino e i politici fiorentini hanno un caratteraccio, anche se dobbiamo capirli..."
Ha continuato leggendo il 33º canto del paradiso dove San Bernardo inneggia a Maria.
Sono passati 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, ma quando sia venuto al mondo e' ancora un mistero, tra il maggio e giugno 1265, dicono le fonti. Nel XIII secolo non esisteva l'anagrafe, come oggi, quindi il problema permane.
Firenze, però, utilizzando la data di battesimo, ha scelto il 14 maggio per festeggiare i 750 della sua nascita.
Gli studiosi sono certi del giorno, perché tutti i nati dell'anno furono battezzati in una solenne cerimonia collettiva in cui all'Alighieri fu dato il nome di Durante, poi sincopato in Dante.
La morte, all'età di 56 anni, avvenuta a Ravenna, dove il poeta si trovava a causa dell'esilio politico, è annoverata tra il 13 e il 14 settembre1321. Famoso non solo per le sue produzioni ma anche per la sua memoria prodigiosa, Dante studiò con passione sia la grammatica che l'arte del parlare e dello scrivere con Brunetto Latini, autore di un enciclopedia del sapere, ben conscio di quanto fosse importante la formazione culturale per l'impegno politico.
Una particolare descrizione di Dante ce la propone il Boccaccio "fu il nostro poeta di mediocre statura ed ebbe il volto lungo e il naso aquilino, le mascelle grandi e il labbro di sotto protesto tanto che alquanto quel di sopra avanzava; nelle spalle alquanto curvo e gli occhi anzi grossi che piccoli e il colore bruno e i capelli e la barba crespi e neri, sempre malinconico e pensoso".
Da Gemma Donati ebbe tre o quattro figli, ma, come tutti ricordano, il suo più grande amore fu Beatrice, che però può ben essere intesa come simbolo, musa del suo poetare.
Nel 1295 Dante entro' in politica, gli ordinamenti di giustizia dell'epoca stabilivano che bisognasse essere membri di un'Arte per fare politica, così egli s'iscrisse a una delle arti maggiori, quella dei medici e degli speziali.
Eletto Priore si schierò dalla parte dei Bianchi, la fazione dei guelfi che dominava all'epoca, che rappresentava gli intellettuali e i letterati. Questo schieramento voleva Firenze libera da ogni condizionamento esterno, come anche quello papale.
Quando Carlo di Valois, appoggiato dal Papa Bonifacio VIII, occupò Firenze rovesciando il governo dei guelfi bianchi, Dante si trovava a Roma.
Accusato di baratteria e di guadagni illeciti ai danni dell'amministrazione pubblica e di opposizione al Papa fu condannato ad una multa, a due anni di confino e all'esclusione dalla vita politica.
L'esilio sarà una bruttissima esperienza che si concluderà solo con la sua morte. Dante non scese a mai a compromessi.
All'epoca del nostro poeta i letterati scrivevano ancora in latino, l'idea geniale di Dante fu quella di adoperare la lingua di tutti i giorni: il volgare, non soltanto per la poesia, ma anche per un poema grandioso e rimasto famoso fino ad oggi come la Divina Commedia.
Dante l'aveva chiamata solo commedia e l'aggettivo divina venne aggiunto in seguito, probabilmente dal Boccaccio, perché l'opera si conclude con la visione di Dio.
Scrisse anche opere importanti come la Vita Nuova, la Monarchia, e di notevole rilevanza, ma conosciuto da pochi, Il Convivio.
Dante afferma che alla tavola del sapere non tutti sono invitati, ma solo coloro che non hanno potuto o non possono soddisfare il desiderio di conoscenza per vari motivi. Dante non appartiene alla beata mensa dei sapienti, ma ritiene di essersi messo ai piedi di coloro che vi siedono per raccogliere ciò che cade e metterlo da parte per offrirlo al suo convivio, in cui invita quelli che non hanno avuto la fortuna di studiare.
Numerose sono state le celebrazioni di quest'anno, circa 200 eventi in tutta Italia e 400 nel mondo.
Rai Scuola ha mandato in onda uno speciale su Dante, dedicato alla Divina Commedia, con il professor Tullio de Mauro tra i lettori eccellenti mentre l'Accademia della Crusca attiverà un assegno di ricerca sul lessico dantesco.
Danti Alighieri, un poeta del passato da scoprire per l'oggi e per il domani.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa