(ASI) Net-attivismo: dall´azione sociale all´atto connettivo, il nuovo libro di Massimo Di Felice verrà presentato domani martedì 4 luglio alle ore 19.00 a Roma presso la libreria l´Altroquando, in via del governo vecchio n.80. A discuterne con l´autore Derrick De Kherckove, (Università di Toronto), Alberto Abruzzese (Università IULM di Milano), M. Pireddu (Università di Roma III), Tito Vagni (Università IULM di Milano).
Le culture ecologiche contemporanee, le pratiche di sostenibilità, i movimenti dell’attivismo digitale che hanno segnato la primavera araba e le proteste in corso a tutte le latitudini attraverso forme di conflitto e di partecipazione realizzate mediante le interazioni in reti digitali, l’accesso a dati informatici e le dinamiche di dispositivi mobili, sono le chiare espressioni di un nuovo tipo di azione sociale, non più rivolta verso l’esterno, non più ubicata all’interno dei contenitori ideologici o motivata dai significati politici della modernità occidentale, né risultato di un determinismo tecnico esterno.
Denominiamo la complessità di tali interazioni con il termine "net-attivismo", che indica l’insieme delle azioni in rete che derivano dalla sinergia tra attori di diversa natura – persone, dati, software, dispositivi, reti sociali digitali, territorialità informatizzate, etc. – che tessono l’emergere di un nuovo tipo di ecologia (eco-logos) non più oppositiva e separatista, estesa, oltre che agli elementi biologici non umani anche alla tecnologie informative, alle entità territoriali, alle diverse superfici, capace di connettere e di far interagire tutto ciò che esiste all’interno della biosfera.
Partendo dall´idea di ecologia il libro descrive tre ecologie dell´interazione, quella sociale, basata sullo scambio delle opinioni e sulla partecipazione degli individui cittadini, quella socio-tecnica, caratterizzata per le interazioni tra umani e non umani (dati, dispositivi, tecnologie, applicazioni etc.) e quella trans organica, espressione delle alterazioni di sequenze di architetture informative e portatrici di processi di alterazione delle proprie materialità (bio-tecnologia, nano-tecnologia etc.).
Massimo Di Felice è docente presso l´Università di S.Paulo (Brasile) dove coordina il centro di ricerca internazionale Atopos ed un osservatorio internazionale sul Net-attivismo. E´ autore del libro Paesaggi post-urbani, la fine dell´esperienza urbana e le forme comunicative dell´abitare, tradotto e pubblicato in cinque paesi.